ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11192017-121741


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SPAGNOLI, FEDERICO
URN
etd-11192017-121741
Titolo
Corti e secessioni. Analisi comparata di cinque casi
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Stradella, Elettra
Parole chiave
  • Spagna
  • Canada
  • USA
  • Italia
  • Regno Unito
  • secessioni
  • corti
Data inizio appello
11/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi di laurea si propone di esplorare il ruolo che le corti supreme o costituzionali possono svolgere nella risoluzione delle controversie secessioniste che si verificano in Stati federali e/o regionali le cui costituzioni non disciplinano espressamente l’argomento della secessione, attraverso l’analisi di cinque casi di studio concreti riguardanti altrettanti Paesi e le rispettive corti.
Nella prima parte si esamina l’importanza assunta dai fenomeni secessionisti in tempi recenti, si introducono i concetti fondamentali per l’analisi e si espone la struttura generale dell’elaborato.
Nella seconda parte si cerca di stabilire se una parte del territorio di uno Stato possa ricavare un diritto alla secessione dall’architettura costituzionale dello Stato federale o dal diritto internazionale pubblico, con riferimento alle divergenti posizioni della dottrina e ai possibili legami con il diritto di resistenza; infine si accenna all’argomento delle clausole costituzionali di secessione e di quali siano le ragioni che militano a favore o contro la loro previsione.
Nella terza parte si introduce lo studio dei vari casi concreti partendo da quello degli Stati Uniti, per illustrarne l’evoluzione costituzionale ed il mutamento di atteggiamento del mondo politico e giuridico verso la secessione, dapprima comunemente ritenuta lecita e, poi, dopo la Guerra civile, riconosciuta contraria alla Costituzione dalla sentenza Texas v White della Corte Suprema.
Nella quarta parte ci si concentra sul Canada, ripercorrendo le vicende della sua origine federale e dei due referendum sull’indipendenza del Québec, per approdare poi all’esame della reference della Corte Suprema del 1998, che ha ritenuto possibile a certe condizioni la secessione ed ha avuto una forte influenza politica e scientifica anche all’estero.
Nella quinta parte viene preso in esame il caso di maggiore attualità, quello della Spagna, e del ruolo che il Tribunal Constitucional ha avuto nel gestire la crisi catalana.
Si sottolinea a tale proposito come il giudice costituzionale, nonostante alcuni tentativi di mediazione fra le parti, abbia finito, a causa dei contenuti di certe sue sentenze, soprattutto quella del 2010 sul nuovo Statuto catalano, per essere percepito dalla Catalogna come un attore non neutrale e schierato sulle posizioni del Governo spagnolo, con grave danno per la sua legittimazione.
La sesta parte tratta del Regno Unito, analizzando in dettaglio gli sviluppi della devolution e la vicenda del referendum sull’indipendenza della Scozia del 2014, che è stato possibile grazie ad un accordo consensuale fra i due governi.
Si parla inoltre della sentenza Miller del 2017 della Corte Suprema, che ha affrontato anche la questione del possibile ruolo svolto dalle devolved jurisdictions nel meccanismo innescato dalla c.d. Brexit, e di come questa sentenza sia stata accolta da Scozia e Irlanda del Nord, rafforzando i sentimenti favorevoli alla secessione.
Nella settima parte si esamina il caso dell’Italia, dapprima con riferimento alle varie sentenze della Corte Costituzionale che hanno respinto le pretese di esercizio di poteri sovrani di alcune Regioni, in seguito con focus sulla sentenza 118/2015 che ha stabilito l’incostituzionalità della legge che prevedeva un referendum consultivo sull’indipendenza della Regione Veneto.
Nell’ottava parte, infine, vengono tratte le conclusioni dell’intero lavoro, evidenziando come le cinque corti prese in esame si siano mostrate in linea di principio più o meno aperte a mettere in discussione il principio dell’unità nazionale e ad ammettere la possibilità di una secessione a seconda che abbiano natura di federalismi “puri” o semplici Stati regionali decentrati.




This paper is aimed at exploring the possible role of supreme and constitutional courts in handling secessionist disputes taking place in federal or regional States whose constitutions do not explicitly take secession into account.
We will do that by analising five actual cases involving five countries and their courts.
In the first part we will examine the importance of secessionism in recent times, we will introduce the fundamental concepts for our analysis and we will outline the general plan of the paper.
In the second part we will try to clear whether a portion of a State’s territory can derive a right to secession from federal States’ constitutional structure or internationl public law.
We will refer to the different authors’ conflicting viewpoints and to the possible links with the concept of “right to revolution”.
Finally we will briefly discuss the subject of constitutional secession clauses and their pros and cons.
In the third part we will introduce the case study by analysing the United States.
We will explain their constitutional evolution and the change of political and jurisprudencial attitudes towards the subjects of secession, which was at first thought to be legal.
After the Civil War, the U.S. Supreme Court ruled it as unconstitutional in Texas v White (1869).
In the fourth part we will focus on Canada and we will discuss its federal origin and the two Quebec independence referenda .
We will then examine the Supreme Court’s Quebec Secession Reference of 1998, which ruled the secession as constitutional, provided some conditions are met, and which had a strong political and jurisprudencial influence in Canada as well as abroad.
In the fifth part we will examine the most important recent case, that is Spain, and we will discuss the role the Spanish Tribunal Constitucional had in handling the Catalan crisis.
We will show that, despite some attempts to mediate, the Court came to be perceived by Catalonia as a partial actor, aligned with the Spanish Government.
This happened because of the contents of some of the Court’s decisions, such as the one in 2010 on the Catalan Statute, and it severely damaged its legitimacy.
The sixth part discusses the United Kingdom, and it analyses the devolution system’s developments and the Scottish independence referendum in 2014, which was made possibile by the two governements’ agreement.
We will also discuss the UK Supreme Court Miller judgement in 2017, which dealt with the devolved jurisdictions’ possible role in the Brexit mechanism, and Scotland’s and Northern Ireland’s reactions to it, as it strenghtened secessionism.
In the seventh part we will discuss the Italian case; first we will refer to the the several judgments by Italy’s Corte Costituzionale which rejected some Regions’claims to sovereign powers.
We will then focus on Judgement 118/2015, which ruled as unconstitutional the law providing for an advisory referendum on the independence of the Veneto Region.
In the eighth part we will draw some conclusions, highliting the five court’s different attitudes towards the principle of national unity and secession and their relationship with the States’ nature as “true” federalisms or mere devolved regional States.
File