Tesi etd-11192016-112329 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
VISCIGLIO, DEBORA
URN
etd-11192016-112329
Titolo
ALL'ORIGINE DEL GIUSTO PROCESSO MINORILE EUROPEO: LA DIRETTIVA 2016/800/UE
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bonini, Valentina
Parole chiave
- cooperazione giudiziaria
- direttiva 2016/800/UE
- diritti dell'imputato minorenne
Data inizio appello
14/12/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente indagine intende esaminare le garanzie e le tutele offerte nel panorama europeo ai minori sottoposti a procedimento penale.
L’occasione per l’elaborazione di una nuova indagine in materia è sorta in virtù della recentissima approvazione, da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione Europea, della direttiva 2016/800/UE dell’11 maggio 2016 sulle garanzie procedurali per i minori indagati o imputati nei procedimenti penali, che delinea un vero e proprio corpus di diritti e garanzie per i minori.
Obiettivo della direttiva 2016/800/UE è quello di stabilire garanzie procedurali affinché i minori indagati o imputati nei procedimenti penali siano in grado di comprendere il procedimento, esercitare il loro diritto a un equo processo, evitare la recidiva e promuovere il loro reinserimento sociale.
Per comprendere a fondo il sostrato normativo in cui si va ad innestare la direttiva 2016/800/UE, è opportuno concentrarsi innanzitutto sull’ordinamento italiano, analizzando in breve la storia della giustizia penale minorile. Successivamente, nel capitolo secondo si svolgerà una breve disamina di quelle che sono le indicazioni fornite sulla tutela del minore che emergono dal panorama sovranazionale, in particolare la Convenzione ONU del 1989 e le Linee Guida del Consiglio d’Europa del 2010. Il fulcro dell’indagine sarà la direttiva 2016/800/UE, cui è interamente dedicato il capitolo terzo. In particolare, saranno individuati i singoli diritti spettanti al minore indagato o imputato, tra i quali possiamo menzionare il diritto di essere effettivamente informato relativamente ai diritti e all’addebito contestato, il diritto all’assistenza legale, il diritto alla valutazione individuale e il diritto all’esame medico. L’ultimo capitolo sarà invece dedicato ad alcuni istituti giuridici che la direttiva 2016/800/UE omette di considerare, tra cui, in particolare, le tecniche di diversion.
L’occasione per l’elaborazione di una nuova indagine in materia è sorta in virtù della recentissima approvazione, da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione Europea, della direttiva 2016/800/UE dell’11 maggio 2016 sulle garanzie procedurali per i minori indagati o imputati nei procedimenti penali, che delinea un vero e proprio corpus di diritti e garanzie per i minori.
Obiettivo della direttiva 2016/800/UE è quello di stabilire garanzie procedurali affinché i minori indagati o imputati nei procedimenti penali siano in grado di comprendere il procedimento, esercitare il loro diritto a un equo processo, evitare la recidiva e promuovere il loro reinserimento sociale.
Per comprendere a fondo il sostrato normativo in cui si va ad innestare la direttiva 2016/800/UE, è opportuno concentrarsi innanzitutto sull’ordinamento italiano, analizzando in breve la storia della giustizia penale minorile. Successivamente, nel capitolo secondo si svolgerà una breve disamina di quelle che sono le indicazioni fornite sulla tutela del minore che emergono dal panorama sovranazionale, in particolare la Convenzione ONU del 1989 e le Linee Guida del Consiglio d’Europa del 2010. Il fulcro dell’indagine sarà la direttiva 2016/800/UE, cui è interamente dedicato il capitolo terzo. In particolare, saranno individuati i singoli diritti spettanti al minore indagato o imputato, tra i quali possiamo menzionare il diritto di essere effettivamente informato relativamente ai diritti e all’addebito contestato, il diritto all’assistenza legale, il diritto alla valutazione individuale e il diritto all’esame medico. L’ultimo capitolo sarà invece dedicato ad alcuni istituti giuridici che la direttiva 2016/800/UE omette di considerare, tra cui, in particolare, le tecniche di diversion.
File
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TESI_PER_ETD.pdf | 2.31 Mb |
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