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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11192012-134345


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MALARA, SARA
URN
etd-11192012-134345
Titolo
Ricerca del nuovo gyrovirus (HGyV) in campioni biologici umani.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MOLECOLARE E CELLULARE
Relatori
relatore Prof. Pistello, Mauro
Parole chiave
  • HGyV
  • TTV
Data inizio appello
06/12/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/12/2052
Riassunto
Un nuovo virus è stato recentemente identificato in campioni di cute umana. Per le caratteristiche del suo genoma (DNA a singolo filamento, circolare, di circa 2300 nt), il virus risulta molto simile a membri del genere Gyrovirus, famiglia Circoviridae e per questo è stato provvisoriamente indicato col nome di gyrovirus dell’uomo (HGyV). Prima della scoperta di HGyV, l’unico membro appartenente al genere Gyrovirus era il Chicken anemia Virus (CAV), un virus d’interesse veterinario isolato nel pollo. HGyV è strutturalmente molto simile a CAV, con il quale condivide anche una elevata omologia nucleotidica. Entrambi poi codificano per una particolare proteina, detta apoptina, molto importante dal punto di vista funzionale poiché è in grado d’indurre apoptosi, selettivamente e in maniera P-53 indipendente, nelle cellule tumorali ma non nelle corrispondenti cellule normali. Per questa sua peculiarità, l’apoptina è da tempo utilizzata in studi volti a verificare il suo potenziale come innovativo approccio terapeutico nella cura del cancro in diversi sistemi animali.
Prevalenza, proprietà biologiche e potenzialità patologiche di HGyV sono ancora del tutto sconosciute. In questo lavoro di tesi, ci siamo quindi proposti di investigare la presenza di HGyV in diversi campioni biologici di origine umana (plasma, urine, liquor, frammenti bioptici di varia natura, tamponi, ecc…), col fine di comprenderne la prevalenza e di caratterizzarne il tropismo. Tutte le indagini sono state condotte utilizzando tecniche di biologia molecolare, sviluppate e validate nei nostri laboratori. In particolare, sono state applicate reazioni di nested PCR e real-time PCR dedotte da diverse regioni del genoma di HGyV.
I risultati fin qui ottenuti, hanno dimostrato una prevalenza media del virus piuttosto bassa, intorno all’1% dei campioni esaminati con qualche differenza però fra le diverse popolazioni di soggetti esaminati (pazienti trapiantati, HCV-positivi, HIV-positivi). Inoltre, l’osservazione di campioni di plasma longitudinali appartenenti a pazienti trapiantati, ci ha permesso di dimostrare un andamento fluttuante dell’infezione da girovirus. In particolare, il virus è risultato presente a distanza di pochi mesi dal trapianto, per poi scomparire e ricomparire di nuovo nei mesi successivi. Cosa tale andamento possa significare in termini di capacità del virus di persistere e/o riattivarsi è attualmente oggetto di studio, cosi come sono in corso ulteriori indagini per investigare la prevalenza di HGyV in altri distretti e per caratterizzare la sequenza dell’apoptina negli isolati di HGyV identificati.
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