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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11162015-165215


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LAVORGNA, ALESSANDRA
URN
etd-11162015-165215
Titolo
Studio del ruolo del fattore del PDGF-B nello sviluppo embrionale e nella tumorigenesi mediante l'uso di embrioni di Xenopus laevis
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Ori, Michela
Parole chiave
  • Xenopus laevis
  • Pdgf-b
  • creste neurali
Data inizio appello
10/12/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La famiglia del fattore di crescita derivato dalle piastrine PDGF è costituita da due recettori (α e β) e quattro ligandi (A, B, C, D), in grado di formare omodimeri e l’eterodimero AB che svolgono diversi ruoli sia durante lo sviluppo che nella vita adulta dei vertebrati. In particolare, un’alterata espressione del PDGF-B è comunemente riscontrata negli oligodendrogliomi un gruppo eterogeneo di tumori cerebrali altamente aggressivi e pressoché incurabili.
Studi recenti hanno dimostrato che la sola sovraespressione del PDGF-B in progenitori neurali embrionali di topo è in grado di indurre oligodendrogliomi. Come modello di studio alternativo, ho utilizzato le cellule delle creste neurali (NCC) di embrioni di Xenopus laevis, data la loro affinità alle cellule cancerose in termini di transizione epitelio-mesenchimatica, invasività e migrazione a lunga distanza. Esperimenti preliminari di sovraespressione genica, per il hPDGF-B, hanno dimostrato che tale fattore è in grado di alterare il comportamento delle NCC alterandone la segregazione e migrazione. Questo correla con l’ipotizzato coinvolgimento del PDGF-B nella progressione tumorale, in particolare nella motilità e nell’invasività cellulare ma di cui sono ad oggi ancora poco noti i meccanismi molecolari e cellulari. Un’altra via di segnalazione nota per essere alterata nei gliomi e nel regolare il comportamento migratorio delle NCC è quella nota come “Planar Cell Polarity Pathway” (PCP) che coinvolge membri della famiglia dei Wnts. Il primo scopo della mia tesi è stato quindi quello di valutare una possibile interazione funzionale tra la via di segnalazione del PDGF-B e la via PCP. Per questa analisi ho effettutato co-iniezioni dell’mRNA per hPDGF-B e per specifici modulatori (attivatori o inibitori) della via PCP in embrioni di Xenopus su cui poi è stata valutata la migrazione delle NCC. Parallelamente ho contribuito a definitre il pattern di espressione genica del Pdgf-b durante l’embriogenesi di Xenopus laevis andandone a valutare anche un possibile ruolo durante lo sviluppo delle NCC. A questo scopo sto conducendo esperimenti di perdita di funzione genica tramite microiniezione di uno “splicing Morpholino” per il Pdgf-b di Xenopus.
I risultati ottenuti suggeriscono che l’attivazione della via del PDGF-B possa inibire il la via di segnalazione attivata dal PCP. I miei dati, seppur preliminari, possono suggerire inoltre un possibile ruolo della via di segnalazione del PDGF-B anche durante lo sviluppo embrionale ed in particolare nel regolare la migrazione delle creste neurali.
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