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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11152018-123412


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
INGHILLERI, SIMONA
URN
etd-11152018-123412
Titolo
Migrazioni irregolari, traffico e tratta degli esseri umani. Analisi comparativa dei contesti nei Paesi dell'area mediterranea e dell'area baltica.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Tomei, Gabriele
Parole chiave
  • traffico di esseri umani
  • migrazioni irregolari
  • tratta degli esseri umani
  • area mediterranea
  • area baltica
Data inizio appello
03/12/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
ABSTRACT
Obiettivo di questa tesi è compiere un’analisi comparativa sulle azioni di contrasto messe in atto dalle istituzioni nei confronti del complesso fenomeno dello human trafficking. Definito come il nuovo business del mercato criminale transnazionale, esso consiste nel reclutamento, nell'illecito trasferimento e nella successiva introduzione – prevalentemente per fini di lucro – di una o più persone, da uno stato ad un altro oppure all'interno dello stesso territorio. La pianificazione e la gestione di questi spostamenti avviene per mezzo di un’intricata rete di organizzazioni transnazionali che, a loro volta, si avvalgono di una gerarchia di sodalizi illegali, presenti nei vari paesi di transito e specializzati nella fornitura di determinati servizi altrettanto irregolari. Per di più, il trasferimento da un paese di origine a uno di destinazione è frequentemente seguito da comportamenti finalizzati allo sfruttamento sessuale, economico e lavorativo dei soggetti, ottenuto attraverso il ricorso a forme di coercizione quali violenza, ricatto e inganno.
In una società globalizzata come quella odierna, costantemente soggetta a processi di transizione e di espansione del capitale che inaspriscono le disuguaglianze sociali a livello globale, tale fenomeno assume le sembianze di una nuova e più articolata forma di schiavitù, di cui i migranti irregolari sono le principali vittime. Dal momento che la tratta degli esseri umani è spesso correlata al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nel corso della prima parte sarà passato in rassegna il processo migratorio, dinamica che inevitabilmente rimanda a una riflessione sul significato dei confini, sul ruolo delle aspettative delle persone e sui fattori push and pull che influenzano la decisione di migrare. Saranno descritte le condizioni delle nuove generazioni dei migranti con particolare riferimento alle condizioni vissute dalle donne, approfondendo gli aspetti psicosociali derivanti dal contesto. Questi ultimi hanno una rilevanza di ordine pubblico in quanto molto spesso celano al loro interno delle potenzialità criminogene che contribuiscono a dare forma alla struttura organizzativa ed operativa del mercato nero, andando a configurare la relazione trafficante-trafficato.
Una volta resa chiara la cornice generale, la prima parte di questo lavoro si concluderà con un approfondimento sulle principali convenzioni, protocolli e strategie che determinano il quadro normativo europeo e che sono propedeutiche alla disamina delle azioni di counter-trafficking messe in atto da ogni Stato. Nei capitoli successivi si svilupperà la vera e propria indagine sul fenomeno: esso sarà osservato in due distinte dimensioni geografiche vale a dire l’area che concerne gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo e l’area degli Stati del Baltico, che – per loro composizione – si presentano come paesi di origine, di transito e di destinazione per uomini, donne e minori sottoposti a condizioni di lavoro forzato. In relazione a ciascuna area saranno delineati: dapprima l’attuale composizione dei flussi migratori, i segni distintivi delle rotte e i traffici che avvengono lungo di esse; per poi focalizzare l’attenzione sulle pratiche di reclutamento e sulla fase inclusiva, la quale, come vedremo, si concretizza attraverso dispositivi di assoggettamento che conducono a varie forme di sfruttamento.
Sulla scorta di queste informazioni saranno analizzati poi i corrispettivi percorsi socio-politici che caratterizzano le normative nazionali vigenti e i progetti afferenti, messi in atto e portati avanti dai diversi stakeholders impegnati nella lotta al contrasto della criminalità organizzata transnazionale. A tal fine prenderò come riferimento esplicativo il lavoro di alcune Associazioni e ONG che si sono fatte promotrici – in ciascuno dei due ambiti geografici – di diverse iniziative di prevenzione, assistenza e tutela delle vittime. Nel corso dell’indagine sulle politiche di contrasto emergeranno inoltre gli elementi di criticità che inaspriscono il nesso tra immigrazione irregolare, traffico e tratta, considerando quest’ultima non solo nella sua dimensione di disegno criminale orientato alla massimizzazione dei profitti, ma anche come espressione di un modello di sviluppo globale che contribuisce a trasformare i corpi e il lavoro migrante in mera merce di scambio.
Pertanto, dall’osservazione degli esiti prodotti dai diversi studi – presi in considerazione nelle due aree osservate – ne deriverà un confronto tra gli interventi, riflettendo al contempo sul punto di vista sia delle vittime sia delle istituzioni di riferimento.
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