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Il progetto per la realizzazione di una scuola secondaria in Ruanda è nato da più fattori: la personale esigenza di rapportarsi ad un contesto diverso dai temi trattati solitamente in ambito accademico e dall’espressa necessità da parte delle Associazioni Amatafrica e MLFM di dotare il villaggio di Muhura, in Ruanda, di un complesso scolastico secondario. Il tema ha permesso di approfondire il concetto di “Architettura Sostenibile” come architettura che ha l’obiettivo di esprimersi sia in termini di “etica” che di “bellezza” di fronte a scarsità di mezzi economici, a emergenze sociali e ad avversità climatiche. L’architettura sostenibile nei Paesi in via di sviluppo diventa così sintesi di tre differenti aspetti: sostenibilità economica, sociale e ambientale. La semplicità delle forme, dei materiali e delle tecniche costruttive sono conseguenza di un percorso di studio e di elaborazione delle tematiche volto a comprendere tutte e tre le definizioni di sostenibilità. La collaborazione con le Associazioni mi ha consentito di intraprendere un iter progettuale più consapevole e maggiormente orientato alla comprensione delle reali criticità del luogo. Il lavoro si è strutturato essenzialmente in tre parti: una approfondita analisi degli aspetti di architettura sostenibile accompagnata dalla ricerca e lo studio di esempi di opere architettoniche in contesti analoghi; la raccolta di informazioni riguardanti il Ruanda e, in modo specifico, gli aspetti territoriali, culturali e di organizzazione del sistema scolastico; la definizione delle scelte progettuali con particolare attenzione ai materiali e alle tecniche costruttive. Infine è stato realizzato un computo metrico estimativo dei costi di realizzazione dell’intero complesso.