logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11152012-180027


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BRAHO, MIRSELA
URN
etd-11152012-180027
Titolo
Il traffico della droga in Afghanistan come minaccia internazionale
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
POLITICHE E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Vernassa, Maurizio
Parole chiave
  • Afghanistan
  • traffico della droga
  • corruzione
Data inizio appello
03/12/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel presente lavoro si descrive il traffico della droga in Afghanistan, dal periodo dell’invasione sovietica (dicembre del 1979), sino ai giorni nostri. Durante gli anni dell’invasione ci fu un incremento della produzione della droga, che venne utilizzata come fonte di finanziamento per i mujaheddin nella lotta contro il nemico “empio”. Tutto questo sotto gli occhi dei servizi segreti americani e pakistani. Dal 1981 fino al 1990 la produzione dell’oppio è cresciuta di dieci volte da 250 tonnellate a 2000 tonnellate. I disordini perenni, le guerre, la povertà cronica, l’assenza dello Stato ha portato ad una crescita costante della produzione del papavero. Il traffico della droga durante e dopo il regime dei talebani diventò l’industria principale del paese, é un mezzo importante di sopravvivenza per la popolazione (è stato calcolato che la coltivazione dell’oppio richiede 350 persone al giorno per ettaro). Il proventi della droga sono dappertutto, poiché sostiene l’insurrezione, sovverte e corrompe il governo, la polizia e il sistema giudiziario. L’eroina afghana alimenta un traffico di circa 55 miliardi all’anno. Si producono circa 380 tonnellate di eroina, di cui 5 tonnellate vengono consumate all’interno mentre il resto viene esportato in tutto il mondo attraverso le varie rotte di transito. Gli effetti negativi di un traffico così proficuo sono visibili a tutti. Combatterlo diventa sempre più difficile, se prendiamo in considerazione il fatto che l’Afghanistan è anche uno dei paesi più corrotti al mondo. Il nesso tra corruzione e traffico della droga è evidente, le reti criminali fanno ricorso alla corruzione per potere contrabbandare merci illecite attraverso le frontiere, favorire il riciclaggio del denaro, riducendo al minimo i rischi di detenzione e accuse penali. Un’ulteriore sfaccettatura del problema della droga è il suo legame con il terrorismo. Si tenga presente che la maggior parte della coltivazione dell’oppio è concentrata al sud e ovest del paese, nella parte più insicura ed instabile per la presenza dei talebani. Le forze dell’ordine ed i funzionari dell’UNODC intervistati nel 2007 ritenevano che i talebani fossero completamente dipendenti dalla narco-economia per il loro finanziamento. In questa tesi si analizza il problema della droga anche dal punto di vista sociale, legato alla tossicodipendenza e alle malattie infettive. Diventando il maggior produttore mondiale dell’oppio e dell’eroina si constata un aumento della dipendenza della società dalla droga. Ciò che è ancora più preoccupante è il fatto che i bambini rappresentano una parte crescente di questa dipendenza. La tesi si conclude focalizzandosi sulle misure antinarcotiche intraprese da parte del governo Karzai e della comunità internazionale. Le varie strategie antidroga hanno cercato di combattere il narcotraffico partendo sia da misure radicali, come l’eradicazione totale della produzione, che da misure più soft, concentrandosi sui programmi «sustainable alternative livelihood». Il futuro? Un ruolo importante può avere la cooperazione con i Paesi vicini, mediante lo scambio di informazioni e l’investigazione comune, controllando le frontiere. Rafforzando questa collaborazione il paese può contrastare il narcotraffico, nel momento in cui il contingente internazionale si ritirerà dall’Afghanistan nel 2014.
File