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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11152004-175732


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Ciaravella, Gaetano
URN
etd-11152004-175732
Titolo
Studio teorico e sperimentale di una interfaccia per il comando di dispositivi robotici
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA BIOMEDICA
Relatori
relatore Prof.ssa Carrozza, Maria Chiara
relatore Ing. Micera, Silvestro
relatore Prof. Dario, Paolo
Parole chiave
  • accelerometri
  • interfacce
Data inizio appello
02/12/2004
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/12/2044
Riassunto
La tecnologia è una componente sempre più attiva in molti aspetti della società moderna ed ha un importante impatto su molti aspetti della nostra attività sociale e professionale. L’interazione dell’utente con la tecnologia diventa un elemento fondamentale per la sua accessibilità e diffusione.
I sistemi di interfacciamento la persona e la macchina hanno quindi il duplice fine di conferire un maggior numero di informazioni all’utente, modificandole in funzione delle sue esigenze e secondo i parametri fondamentali per l’utilizzo delle macchine e di tradurre le intenzioni del soggetto stesso in comandi per la macchina.
Su questo scenario in continua evoluzione, è stato focalizzato il presente lavoro di tesi. La possibilità di realizzare una interfaccia indossabile, utilizzabile sia in campo riabilitativo che come dispositivo di comando, ha richiesto uno studio approfondito sulle interfacce indossabili ed esoscheletriche, non tralasciando altre tipologie di sistemi di comunicazione persona/macchina.
Partendo da uno studio generale sullo stato dell’arte delle interfacce indirette e analizzando sistemi robotici indossabili, si è cercato di trovare una soluzione che fosse semplice da utilizzare e da comprendere per un utente.
Rispettando esigenze di minima invasività, è stato concepito e realizzato un sistema che riesce, sfruttando il naturale movimento delle dita della mano, a comandare tramite semplici segnali di on/off, ottenuti da sensori di accelerazione, strutture robotiche e dispositivi elettronici. L’utilizzo di questi sensori, semplici e poco costosi, che godono di una spiccata sensibilità per il modulo dell’accelerazione, ha portato a studiare la cinematica e la dinamica del dito sul quale il dispositivo realizzato viene fissato e a definire i parametri di interesse che dovevano essere rilevati dagli accelerometri e comparati con una soglia di riferimento.
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