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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11142017-181832


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
GHISU, IVANA
URN
etd-11142017-181832
Titolo
La terapia elettrica dello scompenso cardiaco: utilità della stimolazione multisito del ventricolo sinistro
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott.ssa Bongiorni, Maria Grazia
Parole chiave
  • scompenso cardiaco
  • CRT
  • stimolazione multisito
Data inizio appello
12/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) rappresenta ormai una strategia terapeutica di corrente impiego in selezionate categorie di pazienti con scompenso cardiaco a frazione di eiezione ridotta. Nonostante questo una percentuale di pazienti stimata tra il 20% e il 50% non trae alcun beneficio (NON RESPONDER).
L’attivazione della modalità di stimolazione multisito del ventricolo sinistro tramite elettrocatetere quadripolare, è stata proposta come una possibile e interessante strategia per migliorare la risposta dei pazienti NON RESPONDER alla CRT.
Obiettivo del presente studio è stato valutare gli effetti dell’attivazione della modalità multisito in 14 pazienti già sottoposti per sei mesi alla terapia di stimolazione biventricolare standard. Il parametro scelto per valutare gli effetti di tale terapia è stata la riduzione del volume telesistolico ventricolare sinistro, che correla con il rimodellamento inverso.
E’ stato valutato il volume telesistolico ventricolare sinistro di tutti i pazienti al tempo zero ( prima dell’impianto), a sei mesi (quindi dopo sei mesi di CRT standard) e a dodici mesi ( dopo sei mesi di CRT standard e sei mesi di attivazione della stimolazione multisito), sia valutandoli complessivamente che distinguendoli a seconda della loro risposta a sei mesi in RESPONDER e NON RESPONDER . L’obiettivo era quello di valutare se l’attivazione della modalità multisito determinasse ulteriori riduzioni del volume telesistolico ventricolare sinistro valutato tra i sei e i dodici mesi, e di valutare la riduzione del volume telesistolico ventricolare sinistro a dodici mesi rispetto al basale (sei mesi di CRT standard più sei mesi di stimolazione multisito).
Nella nostra popolazione di studio l’attivazione della modalità multisito non sembra apportare benefici in termine di ulteriore riduzione del volume telesistolico ventricolare sinistro valutato tra i sei e i dodici mesi in nessun gruppo di pazienti.
Dai dati acquisiti si evidenzia però che i pazienti già RESPONDER a 6 mesi di CRT standard, se rivalutati a 12 mesi, continuano ad avere significative riduzioni del volume telesistolico rispetto al basale, suggerendo l’importanza di ulteriori studi e indagini al fine di valutare se possa essere tale categoria di pazienti a trarre ulteriori benefici da questo tipo di terapia.
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