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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11142013-112559


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
CARDULLO, NORMA
URN
etd-11142013-112559
Titolo
La proprietà pubblica e privata tra diritto interno e diritto dell'Unione Europea
Settore scientifico disciplinare
IUS/10
Corso di studi
SCIENZE GIURIDICHE
Relatori
tutor Prof.ssa Azzena, Luisa
Parole chiave
  • diritto di proprietà
Data inizio appello
20/12/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi decenni, il proliferare dei beni immateriali determinato dalle nuove tecnologie, assieme al significativo modificarsi del ruolo dello Stato, sempre più regolatore di benefici e sempre meno titolare di beni, hanno determinato il prodursi di rilevanti “nuove forme di ricchezza”, per le quali è necessario ridefinire la stessa nozione di proprietà, prima ancora che la determinazione dei suoi limiti.
In termini pratici, la conseguenza è che, anche all’interno del nostro ordinamento, si stanno registrando sul fronte civilistico molteplici cambiamenti, che non hanno sino ad ora toccato il Codice civile, ma che, di fatto, riguardano sia l’oggetto del diritto (determinando di fatto un ampliamento della categoria dei beni), sia il diritto in sé (comportando in alcuni casi una sostanziale modifica delle principali attribuzioni che connotano il diritto del proprietario, dall’esclusività alla pienezza di godimento e di disposizione, dalla potenziale perpetuità all’immediatezza).
Questi “mutamenti”, per i quali si sono coniate le espressioni di “new properties, e “nuovi beni”, non occupano più ormai il solo terreno di analisi dei giuristi privatisti ma hanno anche assunto e sempre più stanno assumendo “rilievo costituzionale” nell’ambito del dibattito sui diritti fondamentali che si va sviluppando attorno alla Carta dei diritti fondamentali dell‘Unione europea e alla Convenzione europea dei diritti dell‘uomo.
Con specifico riferimento alle nuove proprietà e ai nuovi beni, muovendosi nella cornice di quello che è oramai una sorta di “statuto europeo del diritto di proprietà”, si è cercato di verificare quale sia la portata della nozione di proprietà che si può ricavare dai principi generali dell’ordinamento comunitario, adesso cristallizzati nella Carta dei diritti fondamentali dell‘Unione europea, e dalla Convenzione europea dei diritti dell‘uomo, individuando in entrambi i casi l’interpretazione che di tali norme e principi è stata fornita dalle Corti di Lussemburgo e Strasburgo, ed avendo infine cura di accennare quali siano le concrete, possibili, modalità di ingresso e operatività di tali norme e principi nel nostro ordinamento.
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