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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11142012-201948


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BELLANI, LAURA
URN
etd-11142012-201948
Titolo
La comunicazione difficile dell'evento avverso in fisioterapia
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE
Relatori
relatore Prof. Siciliano, Gabriele
Parole chiave
  • evento avverso in fisioterapia
  • comunicazione difficile
  • errore in sanità
  • sistemi di valutazione e contenimento dell'errore
  • audit clinico
  • strategie di comunicazione efficace
Data inizio appello
13/12/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/12/2052
Riassunto
In questo elaborato viene affrontato il tema della comunicazione difficile in ambito sanitario e, in particolare, nel contesto della professione del fisioterapista.
La “comunicazione difficile” in sanità riguarda spesso la comunicazione dell’ “evento avverso”, ovvero un evento inatteso correlato al processo assistenziale che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile.
L’evento avverso deve essere scongiurato, perché potenzialmente evitabile. Per la sua gravità, è sufficiente che si verifichi una sola volta perché da parte dell’organizzazione si renda opportuna un’indagine immediata, per accertare quali fattori eliminabili o riducibili lo abbiamo causato o vi abbiano contribuito, e l’individuazione e implementazione di adeguate misure correttive.
L’evento avverso deve essere comunicato, ciò comporta la messa in atto di una serie di raccomandazioni e linee guida erogate a livello nazionale e regionale, ma anche la conoscenza di competenze comunicative da parte dell’operatore sanitario.
In materia di rischio clinico, e di contenimento del rischio di errore in sanità, la componente della buona (o cattiva) comunicazione gioca un ruolo decisivo.
In questa tesi, in prima istanza viene posta l’attenzione agli aspetti teorici della comunicazione facendo riferimento alle teorie di Watzlawich e Morris.
Nel secondo capitolo si affrontano gli aspetti teorici dell’errore in sanità definendo le varie tipologie di errore, e le relative conseguenze: distinguendo l’evento avverso e l’evento sentinella dal near miss e dall’evento senza danno. Si analizzano quindi le strategie procedurali per affrontare l’errore, derivate dall’ approccio sistemico di Reason. Si individua nell’audit clinico il migliore strumento per analizzare e individuare i difetti procedurali o contestuali che hanno portato al realizzarsi dell’errore e delle sue conseguenze, e per realizzare le modifiche necessarie a far si che tale errore non si ripeta.
Nel terzo capitolo si pone l’attenzione all’errore in fisioterapia, argomento che purtroppo possiede una letteratura molto povera. Esistono diversi studi sulla classificazione degli errori in medicina, l’unico studio italiano reperito sulla classificazione degli errori in fisioterapia è quello condotto nel 2006 da Bertozzi et al. Esiste inoltre un’organizzazione americana , l’Healtcare Providers Service Organizzation (HPSO) e un data base di segnalazione degli eventi avversi negli Stati Uniti ( CNA Claim Data), che fornisce consulenze e permette la pubblicazione sulla propria rivista e sul relativo sito di eventi avversi di 70 tipologie professionalità, tra i quali i fisioterapisti. Come strumento per la valutazione del rischio e controllo dell’errore in fisioterapia viene proposta una check list che prende in considerazione vari elementi, quali il rispetto degli aspetti legislativi, la comunicazione col paziente e tra colleghi, le competenze e la condotta professionali, le condizioni cliniche e funzionali del paziente.
Nell’ultimo capitolo si affronta la tematica della modalità di comunicazione dell’evento avverso facendo riferimento alle linee guida nazionali e proponendo casi concreti.
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