ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11112011-111921


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
LETTIERI, MONICA
URN
etd-11112011-111921
Titolo
Associazione tra la premutazione al locus FMR1 e la POF
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
relatore Dott. Simi, Paolo
Parole chiave
  • POF
  • FMR1
Data inizio appello
01/12/2011
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
01/12/2051
Riassunto
L’espansione di triplette instabili è un evento coinvolto in numerose patologie neurodegenerative; si tratta di disordini determinati da mutazioni dinamiche che causano un aumento eccessivo del numero di ripetizioni in determinate regioni cromosomiche.
Attualmente sono in corso numerosi studi sull'influenza dell'espansione di triplette nel gene FMR1 sull'insufficienza ovarica precoce (POF, "Premature Ovarian Failure"), una condizione clinica, caratterizzata dall'insorgenza di un fallimento ormonale e riproduttivo dell'ovaio di grado variabile prima dei 40 anni di età, che nella popolazione femminile generale ha una frequenza dell’1%.
E’ ormai noto che l'espansione di triplette CGG e la conseguente metilazione a livello della regione 5' UTR del gene FMR1 determina la sindrome dell'X fragile, conosciuta come una delle più comuni forme di ritardo mentale ereditabile. Il numero di triplette in tale regione genomica è altamente polimorfico nella popolazione generale; un valore che va dalle 6 alle 54 ripetizioni definisce l’intervallo di normalità, tra 55 e 200 ripetizioni sussiste lo stato premutazionale ed oltre le 200 ripetizioni la mutazione completa, che si associa a metilazione e determina ritardo mentale. Si deve tener presente, però, che una zona presente all'interno dello stesso intervallo di normalità è stata denominata "zona grigia” e successive indagini hanno dimostrato che essa può definirsi compresa tra le 45 e le 54 ripetizioni. Secondo diverse osservazioni le donne che portano la premutazione hanno un rischio maggiore di presentare menopausa precoce rispetto alla popolazione normale; approssimativamente il 20% delle portatrici infatti sviluppa POF.
Alla luce di tali conoscenze, in questo lavoro di tesi verrà presentato uno studio sperimentale in cui sono stati presi in esame un totale di 127 campioni di donne di cui 37 con POF, 60 con sospetta POF e 30 con familiarità per casi di POF e ne è stato valutato il numero di triplette CGG al locus FMR1. In particolare, tra i casi è stato valutato il numero di pazienti che presentava la premutazione, quelle con un numero di ripetizioni nell’ambito della zona grigia e quelle con un numero di ripetizioni nell’ambito dell’intervallo di normalità. Questi assetti sono stati confrontati con quanto osservato in un gruppo di controllo rappresentato da donne fertili appartenenti a classi di età ed etnia omogenee a quelle dei casi ed è stata riscontrata una percentuale significativamente maggiore di donne con alleli premutati nel gruppo dei casi.
L’indagine è stata effettuata mediante PCR (che arriva ad amplificare un massimo di 110 triplette CGG) ed elettroforesi capillare. Le femmine che presentavano soltanto un picco all’elettroferogramma venivano analizzate mediante Southern Blot che consente di rilevare le premutazioni di dimensioni maggiori, le espansioni complete e lo stato di metilazione del gene, nonché di distinguere i casi di omozigosi da quelli di mutazione completa.
File