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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11102018-215401


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BAICCHI, ANDREA
URN
etd-11102018-215401
Titolo
Il Mercato del Private Banking in Italia nell'ultimo decennio: un'analisi prospettica
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Bruno, Elena
Parole chiave
  • private banking
Data inizio appello
10/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2088
Riassunto
Il mercato italiano del Private Banking ha raggiunto un elevato grado di maturità nell’ultimo decennio, fatto avallato dall’ottenimento di buoni margini di profitto, superiori anche alla media europea. L’aumento dell’AuM (Asset under management) degli operatori del settore private italiano, prevalentemente bancari, è stato supportato da un progressivo incremento della domanda potenziale, costituita dalla ricchezza degli HNWI (high net worth individuals), la quale è prevista in ulteriore aumento anche nel prossimo futuro.
É cambiato inoltre il concetto stesso di Private Banking, il quale coincide oggi con quello di Wealth Management, ovvero un’attività di gestione con visione olistica della ricchezza del cliente private, non più concentrata esclusivamente sulla mera componente finanziaria ma ricomprendente tutti gli elementi pertinenti alla sfera patrimoniale (come immobili e beni artistici).
Nel prossimo futuro gli operatori del mercato italiano private si troveranno però di fronte ad una serie di criticità le quali richiedono di essere affrontate con veloce tempistica per mantenere ed espandere i positivi risultati raggiunti finora. Bisognerà procedere ulteriormente nell’offerta di servizi consulenziali evoluti a pagamento, i quali sono propri di un’offerta di vero Wealth Management, che ad oggi comprendono una parte minoritaria dell’AuM; si renderà necessario inoltre incrementare il livello d’investimenti in tecnologia informatica e digitale, in un’ottica di riduzione prospettica dei costi, di assecondamento delle caratteristiche future della clientela (sempre più incline all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali) e di contrasto alla concorrenza apportata da nuovi potenziali operatori del mercato private, ovvero le grandi società multinazionali del settore dell’alta tecnologia (che già competono con le banche nei settori dei sistemi di pagamento, prestiti e assicurativo) le quali mirano a fare il loro ingresso anche nel settore del Wealth Management.
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