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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11102010-180827


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MISTRETTA, ANGELA MARIA
URN
etd-11102010-180827
Titolo
La Turchia in Europa: analisi storico-politica di un iter di integrazione problematico
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
POLITICHE E RELAZIONI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof.ssa Neri Gualdesi, Marinella
Parole chiave
  • enlargement
  • European Union
  • negoziati di adesione
  • accession talks
  • Unione Europea
  • Europe
  • Europa
  • european
  • europea
  • integration
  • integrazione
  • Ue
  • Turchia-Ue
  • Turkey-EU
  • allargamento
  • Turchia
  • Turkey
  • Eu
Data inizio appello
29/11/2010
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente elaborato affronta, in chiave storico-politica, la problematica controversa della candidatura europea della Turchia. Ho maturato un forte interesse su questo tema nel contesto di un’esperienza formativa e di stage vissuta nell'anno corrente in Turchia, per un periodo di sei mesi.
In sintesi, l’elaborato consta di tre parti:
La prima parte, introduttiva e a carattere prevalentemente storico, contiene un excursus dettagliato sull’evoluzione delle relazioni tra Turchia e CE/UE a partire dal 1963 (data del primo accordo convenzionale tra Turchia e Comunità Europea per un'unione doganale), fino ai nostri giorni. La suddetta introduzione storica si focalizza, poi, sui momenti cruciali dell’evoluzione dei rapporti Turchia-Ue, ossia quei passaggi storici nei quali si può rintracciare un cambiamento significativo tale da influenzare in maniera decisiva tutti i successivi sviluppi del processo di adesione.
La seconda parte dell’elaborato tratta alcune questioni politiche particolarmente rilevanti ai fini dell’attuale negoziato di adesione. Vengono affrontate le questioni scottanti che tutt’oggi inducono a considerare la Turchia una democrazia troppo problematica e ancora non del tutto pronta all'ingresso: si sottolineano, così, i numerosi e impegnativi passi avanti che essa deve necessariamente impegnarsi a compiere, sulla strada dell’adeguamento all’Europa.
Vengono, inoltre, passati in rassegna anche gli straordinari progressi che la Turchia ha compiuto e le ricadute positive che la candidatura europea ha generato sul sistema politico turco. Sono dunque analizzate le numerose riforme già portate a termine dalla Turchia, sia a partire dal riconoscimento ufficiale circa la sua eleggibilità alla candidatura (Helsinki, 1999), sia sopratutto a partire dall’avvio del negoziato di adesione (ufficialmente nel 2005).
Nel contempo, attraverso un breve excursus storico sul sistema politico turco, se ne evidenziano i cambiamenti significativi avutisi recentemente sotto la spinta positiva dell’Ue. Un accenno alla strategia politica del partito AKP, attualmente al governo in Turchia, consente, poi, di focalizzarsi sulle modalità attraverso le quali il partito al potere serva la causa europeista, la persegua o se ne allontani, di volta in volta, a seconda delle strategie politiche da esso poste in essere.
La terza parte, infine, affronta tematiche più ampie e trasversali: gli equilibri geopolitici e l’impatto sulla società civile circa il negoziato e la possibilità, verosimile o meno, che la Turchia aderisca all’Ue.
Per quanto riguarda l’importanza strategica della Turchia, vengono analizzate le diverse sfaccettature del ruolo di “ponte tra Oriente e Occidente”, da sempre conferito alla Turchia. Ci si sofferma, quindi sulle attuali priorità e le potenzialità future delle relazioni esterne di questo Paese sia con i vicini europei che con quelli asiatici, tentando di prospettare, infine, uno scenario futuro di assetti geopolitici ed economico-energetici che abbiano la Turchia come perno.
Da ultimo, ho ritenuto utile inserire un approfondimento in riferimento al lavoro di ricerca da me svolto durante uno stage presso la Human Rights Foundation of Turkey ad Ankara. In particolare il mio studio si è focalizzato su un progetto di cooperazione decentrata che questa ONG sta coltivando con altre associazioni affini dell’area mediorientale e di alcuni Paesi europei. Il progetto è basato sull’incremento degli standard qualitativi dei servizi sanitari nazionali nell’area e su una profonda cooperazione multilaterale in campo medico, che può fungere da strumento di promozione di una cultura di pace in quelle aree critiche. Esso può, a mio avviso, rappresentare un importante punto di partenza che, attraverso l’impegno della società civile, turca, europea e mediorientale, incrementi dal basso il coinvolgimento in particolar modo della Turchia come guida di azioni di peace-keeping nella zona calda del Medio Oriente, rappresentando così nel contempo uno snodo sempre più cruciale e un partner ancora più appetibile per l’Europa e la sua politica estera di sicurezza.