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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11102006-142401


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Neri, Marcello
Indirizzo email
bradi_sgasp3@libero.it
URN
etd-11102006-142401
Titolo
Gestione integrata del rischio per le acque di balneazione: dal monitoraggio alla comunicazione
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
Relatore Prof.ssa Carducci, Annalaura
Relatore Dott. Calamusa, Andrea
Parole chiave
  • acque di balneazione
  • Gestione del Rischio
Data inizio appello
01/12/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
Riassunto

Il mondo delle acque di balneazione sta vivendo un periodo transitorio per quanto riguarda il “controllo del loro stato di salute”.
Per venticinque anni la direttiva europea sulle acque di balneazione (76/160/CEE) ha indicato la via per un attento controllo della qualità delle nostre coste. Grazie all’esperienza accumulata in questi anni, e forte di un superiore supporto scientifico-tecnologico, la Commissione Europea ha verificato il bisogno di apportare modifiche a tale direttiva, per rendere così più agevole li lavoro degli operatori e trovare una conformità maggiore alle esigenze attuali.
La Commissione Europea, dopo la Comunicazione del dicembre 2000 riguardante “Una nuova politica per le acque di balneazione” (COM(2000)860.def), ha presentato in forma definitiva, la proposta di nuova Direttiva (COM(2002)581.def), introducendo importanti novità dal punto di vista analitico e, al contempo, proponendo un cambiamento radicale rispetto all’ottica adottata fino ad oggi.
Nel documento presentato vengono introdotti due nuovi parametri microbiologici, suggeriti dall’ OMS, considerati più sensibili e significativi per valutare il rischio per la salute pubblica durante l’attività di balneazione e gli altri usi ricreativi della risorsa idrica. I parametri in questione sono: Enterococchi intestinali(EI) ed Escherichia coli (EC).
La classificazione in diversi livelli di “qualità” (eccellente, buona e scarsa) è del tutto innovativa in questo settore e si basa sui parametri secondari e l’utilizzo che viene fatto delle acque. Tale cambiamento porta con sé il vantaggio di poter ridurre il numero dei campionamenti stagionali in base ai risultati ottenuti nei vari siti, permettendo alle zone aventi un numero rilevante di siti con qualità “eccellente”, di diminuire lo sforzo e le risorse necessarie al controllo delle acque di balneazione. La Commissione evidenzia che “ la drastica riduzione dei parametri prescelti nella nuova direttiva sulle acque di balneazione comporta ingenti riduzioni dei costi, evitando duplicazioni, ma senza portare alcuna riduzione nel grado di protezione dei cittadini”.
Quest’ultima affermazione della Commissione ha ispirato una tesi innovativa, che cerchi di affrontare il tema delle analisi delle acque di balneazione, confrontando l’aspetto tecnico analitico con quello di comunicazione ambientale.
Le acquee di balneazione e quelle adibite a divertimento sono una risorsa ambientale ed economica di grande importanza e la loro sicurezza è un obiettivo primario della gestione dell'area litoranea ed integrata (ICAM) raccomandata dalle linee guide del WHO (2003). Un possibile impatto negativo delle acque ad uso ricreativo sulla salute degli utenti è dimostrato da studi epidemiologici (Prüss Un, 1998), ma deve essere confrontato con i benefici innegabili associati con l'uso di questi ambienti. Sta crescendo la consapevolezza di elevare e migliorare la capacita di scegliere personale informato, cosi come un fattore importante è assicurare l'uso sicuro degli ambienti acquatici ricreativi ed un importante intervento di gestione: in particolare, se le persone sono capaci di ricevere e capire correttamente i risultati del monitoraggio della qualità dell'acqua essi possono scegliere per le loro attività di piacere le aree meno inquinate e cosi indurre una sorta di competizione tra risorse e destinazioni per rendere le aree più sicure e incoraggiare investimenti per migliorarle. Un cittadino ben informato è anche più fiducioso nelle istituzioni e può essere capace di reagire propriamente nel caso di particolare tempesta mediatica fonte di notizie allarmistiche.
Per migliorare la consapevolezza delle persone è essenziale che informazioni siano disponibili, comprensibili, diffuse in maniera completa e fornite in una maniera opportuna secondo una strategia che coinvolga gli interessati il più possibile. Esempi di coinvolgimento pubblico in questo campo sono identificazioni di qualità, classificazione della spiaggia o schemi di premio, promossi da organizzazioni diverse come la Bandiera Blu" in Paesi europei (FEEE, 1998), ma anche nuovi approcci regolatori (European Directive (COM (2002)581.def) che considerino informazione, istruzione e partecipazione come problemi critici per la gestione del rischio causato dall'acqua.
Testo principale
Il primo passo per programmi di informazione dei piani pubblici è lo studio della popolazione bersaglio in modo da stimare la conoscenza, gli atteggiamenti, la percezione di rischio e i comportamenti.

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