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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11092010-102154


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PIA, MARIA ANTONIETTA
URN
etd-11092010-102154
Titolo
PROFILI DI CORPORATE GOVERNANCE: UNA COMPARAZIONE TRA SOCIETA' QUOTATE ITALIANE E FRANCESI
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
MANAGEMENT & CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. D'Onza, Giuseppe
Parole chiave
  • corporate governance
  • codice di autodisciplina
Data inizio appello
25/11/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/11/2050
Riassunto
Le problematiche sul governo di impresa hanno richiamato un interesse crescente degli studiosi di economia aziendale, gli operatori di impresa, i risparmiatori e, più in generale, gli operatori economici.
L’amministrazione e il controllo, la governance, in generale, riguardano da un lato il fatto di attribuire il potere, quali poteri e a chi, e dall’altro il fatto di utilizzare il potere, il modo in cui il potere é utilizzato, i processi e le procedure, il controllo e la responsabilitá.
La corporate governance riguarda il modo in cui le decisioni sono prese nella societá in relazione alle richieste ricevute (poteri degli amministratori e dei soci) ed il corrispondente tema del controllo e della trasparenza, con riferimento alle decisioni
prese.
In senso stretto, quindi, il termine “corporate governance” riguarda le relazioni esistenti tra gli amministratori di societá, i managers e i soci. Puó altresí includere la relazione tra la societá, i detentori di interessi rilevanti e la comunitá in generale.
In senso piú ampio, la “corporate governance” puó essere definita come la combinazione di leggi, regolamenti, e prassi volontariamente instaurate da privati che rendono possibile per la societá attrarre capitali, nonché funzionare in maniera efficiente ed in linea con gli obblighi previsti dalla legge e dagli interessi generali della societá comune. In questo senso, essa comprende istituzioni pubbliche e private che, sia in maniera formale che informale, considerate nel loro insieme, governano la relazione tra le persone che gestiscono le societa e tutti gli altri che investono risorse nella societá.
Tuttavia si ribadisce che attualmente non si è ancora giunti ad una definizione univoca di corporate governance poiché numerosi son i contributi forniti ma vi son parecchie differenze tra un orientamento ed un altro. Si giungerà quindi ad individuare la definizione più coerente con la ricerca.
I Principi OCSE sulla Corporate Governance del 1999, modificati nel 2004, sono
considerati un punto di riferimento delle prassi a livello internazionale, e definiscono la corporate governance come il gruppo di relazioni tra l’amministrazione della societá, il suo consiglio di amministrazione, i suoi soci, e chi detiene altri interessi in essa. La corporate governance é il sistema attraverso il quale le grandi societá commerciali sono dirette e controllate. Essa fornisce, inoltre, la struttura attraverso la quale gli obiettivi della societá vengono fissati, ed il significato del raggiungimento di questi obiettivi nonché il controllo dei risultati vengono determinati. La corporate governance fondamentalmente si concentra sui problemi che scaturiscono dalla separazione tra proprietá e controllo, ed in particolar modo regola il rapporto mandante-mandatario tra soci e amministratori. Sulla base di questi principi, quattro considerazioni possono essere formulate all’inizio della riflessione sulla corporate governance: (1) paritá di trattamento, (2) responsabilitá, (3) trasparenza, e (4) controllabilitá.
Millstein, il “padre della corporate governance,”indica che il comune denominatore per tutte queste definizioni é: La corporate governance ha ad oggetto il rapporto tra un amministratore di societá e gli azionisti, basato sul fondamento che il consiglio di amministrazione é mandatario degli azionisti affinché assicuri che la societá sia amministrata nel migliore interesse dei soci. Il paradigma é semplice: gli amministratori rispondono al consiglio e il consiglio risponde ai soci.
È necessario quindi che esistano delle norme sulla corporate governance perché vi sia un corretto e responsabile funzionamento, amministrazione e controllo delle societá nelle quali i risparmiatori e altre società investono. Questi fornitori di capitali per le societá, che possono anche essere fondi di investimento, banche o altre istituzioni finanziarie, o perfino governi, richiedono assicurazioni sul fatto che i loro investimenti saranno protetti e genererenno profitti.
Queste rassicurazioni sono alla base di tutto quello che rappresenta una efficace
corporate governance.
Inoltre, un approccio efficiente aiuterá a rinforzare i diritti degli azionisti e la protezione dei soggetti terzi. In particolare, la corporate governance contribuirá a ricostruire la fiducia degli investitori europei a seguito dei recenti scandali in tema di amministrazione e controllo di societá. Un diritto societario dinamico e flessibile ed una idea di corporate governance é essenziale per proteggere gli investitori da frodi e negligenze e per assicurare che gli investitori abbiano le informazioni che concedano loro al facoltá di prendere le giuste decisioni sugli investimenti. Tipicamente, quindi, la corporate governance viene richiesta per ridurre le frodi e per promuovere la crescita della societá, la sostenibilitá, la concorrenza e la trasparenza.
L'obiettivo principale di questa ricerca è quello di investigare ed analizzare il recepimento del codice di autodisciplina da parte di un campione composto da società italiane e francesi. La ragione di questa comparazione Italia Francia si trova nel fatto che la candidata ha partecipato, durante la sua carriera universitaria, al programma Erasmus e quindi è sorta in essa la curiosità di confrontare le due nazioni e studiare il fenomeno.
Per poter raggiungere questo obiettivo nella prima parte oltre a riportare alcuni modelli di definizione, si studieranno i modelli nazionali italiano e francesi inserendoli nel contesto europeo. Sarà quindi opportuno presentare per maggior chiarezza e completezza il modello inglese e quello tedesco.
Si andrà poi in secondo luogo a comprendere l'importanza dell'autoregolamentazione e quindi si andrà a vedere a livello europeo lo stato attuale di attuazione degli Stati Membri.
Nella seconda parte si approfondiranno i codici di autodisciplina italiano e francese. I Paesi in analisi presentano delle diversità dalla valenza ai contenuti dello stesso codice.
Nella terza parte sarà condotta un'analisi comparativa tra Italia e Francia grazie alla somministrazione ad ogni elemento del campione di un questionario predisposto una volta studiato il codice di autodisciplina. È opportuno ribadire che l'obiettivo di questa ricerca non è stabilire quale sistema possa essere considerato migliore e debba esser utilizzato come punto di riferimento. Infatti non esiste una forma di governo maggiormente efficace ed efficiente delle altre in maniera univoca poiché sono diversi i problemi a cui la forma di governo deve dare soluzione. È stato osservato che il sistema di corporate governance deve essere coerente con le caratteristiche economiche, istituzionali e politiche del sistema di cui fa parte. Isolare una formula da contesto storico e istituzionale nel quale essa si è sviluppata è un'operazione di dubbio significato.
L'obiettivo sarà quindi quello di andare a studiare il recepimento del codice di autodisciplina da parte delle società italiane e francesi.
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