logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11072018-174229


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MASSEI, MARTA
URN
etd-11072018-174229
Titolo
Percezione del dolore e psicopatologia in soggetti traumatizzati: dati preliminari
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Ciaramella, Antonella
Parole chiave
  • somatizzazione
  • psicopatologia
  • memoria autobiografica
  • dolore
  • trauma
Data inizio appello
26/11/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Alla luce di quanto emerge dagli studi presenti in letteratura sulla relazione tra trauma e le condizioni ad esso associate si evidenzia come le esperienze traumatiche, nella loro eterogeneità, siano un fondamentale fattore da tenere in considerazione nella valutazione della salute della persona (Springer et al.,2007). E’ stato evidenziato come l’aver vissuto un trauma comporti degli effetti modificando non solo la psiche ma anche la percezione del corpo (Ciaramella, 2018), coinvolgendo il sistema nervoso autonomo, endocrino e immunitario (Song et al., 2018; van der Kolk et al., 2005). Tali eventi possono influenzare la salute psichica e svolgere un ruolo rilevante nell’insorgenza di molteplici disturbi. Tale relazione è stata indagata per lo più in soggetti con disturbi psichiatrici, come il PTSD, o con patologie croniche dolorose e invalidanti (Afari et al., 2014; Wingenfeld et al., 2011). Il presente studio è andato a indagare se tali effetti potessero presentarsi in soggetti sani senza patologia psichiatrica e con dolore per lo più non invalidante. L’obiettivo era quello di valutare come l’esposizione ad eventi vissuti come traumatici possa modificare la percezione sensoriale in soggetti senza dolore o con dolore più o meno invalidante e valutare se una possibile modifica nella percezione sensoriale in soggetti traumatizzati sia associata ad una disfunzione della memoria autobiografica. Il campione è costituito da 55 soggetti diviso in due gruppi in base al fatto che essi presentassero trauma maggiore o trauma minore. Sono stati utilizzati i test: SCL-90 (Symptom CheckList-90, Derogatis et al, 1973), TAS-20 (Toronto Alexithymia Scale, Bagby et al., 1994 ), BPQ (Body Perception Questionnaire, Porges, 1995), SASS (Somatosensory Amplification Questionnaire, Barsky et al., 1990), PHQ-15 (Patient Health Questionnaire, Kroenke et al., 2002), il Deese/Roediger-McDermott Paradigm (1959, 1995) per la valutazione dei falsi ricordi e il Directed Forgetting (DF) Paradigm (Bjork, 1972) per la valutazione della memoria. La percezione del dolore sperimentale è stata valutata attraverso le soglie pressorie e al caldo. La modulazione del dolore è stata valutata attraverso il paradigma del DNIC (Diffuse Noxious Inhibitory Control; Lautenbacher et al., 2008). Tale valutazione evidenzia che i soggetti con trauma maggiore presentano un effetto DNIC minore rispetto ai soggetti con trauma minore. Dai risultati emerge una maggiore presenza di Somatizzazioni, Ossessioni-Compulsioni, Sensitività Interpersonale, Depressione, Ansia, Collera e Ostilità, Ansia Fobica e Ideazione paranoide alla SCL-90 nei soggetti con trauma maggiore. Questi ultimi hanno maggiore difficoltà ad identificare i sentimenti e ricordano un numero maggiore di parole “da dimenticare” al DF, espressione di una disfunzione della memoria autobiografica. Inoltre, i soggetti con trauma minore hanno una reattività sovradiaframmatica più bassa dei soggetti con trauma maggiore. Questo risultato mostra come l’attività autonoma, quella scarsamente cosciente, segua una strada diversa dalla cognitivo-affettiva, come dimostrato dalla maggiore presenza di psicopatologia in soggetti con trauma maggiore. Non si evidenziano differenze tra i due gruppi rispetto all’amplificazione somatica e nella somatizzazione. Seppur nella limitatezza del campione, i risultati suggeriscono come la gravità dell’esperienza traumatica possa giocare un ruolo importante nella percezione sensoriale del dolore e nelle funzioni di memoria.
File