• somatizzazione
• disturbi somatofomi
• soppressione del recupero autobiografico
• trauma
• Memoria autobiografica

La memoria autobiografica è un costrutto multidimensionale che include le informazioni spaziali, temporali e verbali integrate, strategie di ricerca controllate e processi emozionali altamente rilevanti per il Sè. Il recupero autobiografico ha una natura costruttiva, flessibile ed è diretto da fattori motivazionali legati ad obiettivi personali rilevanti, al fine di mantenere il benessere psicologico ed evitare emozioni spiacevoli. Ne deriva che questo sistema di memoria è particolarmente importante per la regolazione emotiva, per la costruzione dell’identità personale e sociale ed è fortemente implicato nell’autoconsapevolezza. Una compromissione della memoria autobiografica è osservata in diverse condizioni psicopatologiche, come i disturbi stress-correlati, i disturbi dell’umore, e i disturbi dissociativi. E’ stato condotto uno studio osservazionale caso-controllo, in cui si è indagato un campione complessivo di 84 soggetti di ambo i sessi, reclutati presso l’Associazione Aplysia in Istituto G.I.F.T. di Medicina Integrata (Pisa), suddivisi in tre gruppi: un gruppo sperimentale di soggetti con disturbi somatoformi (secondo la classificazione diagnostica del DSM-IV), un gruppo di controllo costituito da soggetti sani, e un gruppo di controllo con soggetti con altra psicopatologia (senza disturbi somatoformi). L’obiettivo di ricerca proposto è stato verificare eventuali alterazioni della memoria autobiografica in soggetti con disturbo somatoforme, con particolare riferimento all’indagine della relazione fra le dimensioni legate alla somatizzazione e gli eventi traumatici.