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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11032016-183013


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MEACCI, BENEDETTA
URN
etd-11032016-183013
Titolo
La critica monetarista all'ortodossia keynesiana
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof. Bientinesi, Fabrizio
Parole chiave
  • teoria keynesiana
  • tesi monetariste
Data inizio appello
01/12/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
In questo elaborato il mio obiettivo prioritario è stato quello di mettere a confronto due correnti teoriche così diverse, ma che allo stesso tempo hanno governato le politiche economiche mondiali dalla fine del primo conflitto mondiale, e sono così ancora oggi attuali e dibattute.John Maynard Keynes è stato senza ombra di dubbio, uno dei protagonisti di primo piano nella storia britannica e internazionale a cavallo dei due conflitti mondiali: ha fortemente condizionato l'evoluzione del pensiero economico del dopoguerra fino ad arrivare ad influenzare anche la cultura contemporanea. Ho quindi riportato, i tratti essenziali della sua teoria economica che a mio parere devono continuare a costituire una memoria pulsante, sulla quale costruire il progresso della scienza economica in un contesto di crisi come quello che tutt'oggi stiamo vivendo.
Contrapponendo poi, al pensiero keynesiano, una delle principali fonti di critica quali lo sono state le tesi monetariste, ho voluto cercare di riassumere e comprendere il perché furono di grande inspirazione in un contesto di crisi come quello degli anni Settanta e Ottanta, pur dimostrandosi così critiche nei confronti delle politiche economiche keynesiane che fino ad allora avevano assicurato prosperità e crescita. Ponendo in essere una riflessione sull'attuale decennio, risulterà alla fine evidente come l'abbandono delle politiche di stampo keynesiano non abbia assicurato decenni di prosperità e crescita all’interno di un quadro di giustizia sociale, ma come bensì le manovre economiche all'insegna del laissez-faire e delle privatizzazioni sono stati determinanti per l'avvio dei drammatici problemi di disuguaglianza sociale che hanno portato fino a quella recessione che tutt'oggi sta attraversando il contesto economico europeo.
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