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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11022012-103030


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
SELVAGGINI, LUISA
URN
etd-11022012-103030
Titolo
Juan Lorenzo Palmireno nel contesto del secondo Cinquecento
Settore scientifico disciplinare
L-LIN/05
Corso di studi
LETTERATURE STRANIERE MODERNE (FRANCESE, INGLESE, SPAGNOLO, TEDESCO)
Relatori
tutor Prof. Grilli, Giuseppe
commissario Prof. Prellwitz, Norbert von
commissario Prof. Lobera Serrano, Francisco J.
commissario Prof. Micó Juan, José María
Parole chiave
  • umanesimo aragonese
  • Palmireno
  • estudioso de aldea
  • estudioso cortesano
Data inizio appello
05/12/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Gli studi condotti negli ultimi anni sulle dinamiche di propagazione dell’Umanesimo nell’ambito della Corona d’Aragona, hanno consentito di evidenziare il ruolo svolto da Juan Lorenzo Palmireno (1524-1579) nella diffusione degli Studia Humanitatis in quei territori. Docente di retorica presso l’Estudi General di Valencia, autore eclettico e prolifico, lessicografo e compilatore di raccolte paremiologiche, Palmireno fu il rappresentante di un Umanesimo applicato alla quotidianità, nella convinzione che le lettere potessero costituire un’opportunità di progresso sociale, anche in un contesto basato sul privilegio di casta come quello che caratterizzava la Spagna nella transizione dal XVI al XVII secolo. In linea con una pedagogia di filiazione erasmiana e vivesiana, nel 1568 Palmireno pubblica El estudioso de la aldea, al quale segue nel 1573 El estudioso cortesano. I due manuali costituiscono la prima e la seconda parte di un unico progetto educativo destinato alla formazione pratica e intellettuale del giovane aldeano, privo di mezzi e con una scarsa conoscenza del latino. Ne El estudioso de la aldea confluiscono tre aree tematiche: la Devoción, secondo la visione cristiana, la Buena Criança, che in linea con i coevi manuali di comportamento risponde al precetto de «el medio es bueno en toda cosa», e la Limpia Doctrina, o insieme dei saperi utili per una formazione di tipo enciclopedico. L’evoluzione dell’aldeano in cortesano è subordinata all’assimilazione degli agibilia, o regole comportamentali, che trovano spazio ne El estudioso cortesano. L’obiettivo del progetto è duplice: da un lato depotenziare la perniciosa pestilencia dei moços forasteros che minacciano la urbs, dall’altro offrire a questo gruppo sociale proveniente dal contado la possibilità di medrar e alcançar fama attraverso le lettere. In questo senso, Palmireno definisce un percorso di promozione sociale basato sul merito personale, che oltrepassa il diritto di sangue, nel pieno rispetto dei valori di ascendenza umanistica che la modernità assimila e rigenera. La correlazione tra percorso educativo e progresso sociale converge nella definizione di un nuovo modello culturale che costituisce il vero legato palmireniano alla modernità. Se in Erasmo e Vives si manifesta una visione elitaria dell’educazione umanistica, in Palmireno prevale una visione egualitaria, in funzione di una trasformazione della cultura da rigidamente aristocratica a più democratica e liberale, nell’espressione di un’ottimistica fiducia nello sviluppo delle potenzialità del singolo mediante la formazione, che è vero auspicio del moderno. L’uso del romance castigliano come lingua della didattica ne costituisce la conferma.
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