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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11012015-101356


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
LEMMI, MASSIMILIANO
URN
etd-11012015-101356
Titolo
L' In house providing: una compiuta realizzazione?
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Fioritto, Alfredo
Parole chiave
  • Appalti
  • Lavori
  • Servizi
  • Forniture
  • Affidamenti diretti
Data inizio appello
04/12/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’affidamento diretto di lavori è da sempre uno dei nodi cruciali della contrattualistica pubblica. L’evoluzione di tale istituto è rappresentativa di come questa materia sia cambiata dalla metà dell’Ottocento ad oggi avendo subito influenze tra le più varie. Scopo di questa trattazione è, però, l’analisi di un particolare modello di affidamento di lavori cd. in house (come modalità di autoproduzione in contrapposizione alla tipica gara di appalto derogando ai criteri dell’evidenza pubblica), che nascendo a livello europeo – ad opera della giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea come definizione e non solo con ad esempio i requisiti formanti della legittimità –, si fa strada anche nella giurisprudenza degli Stati membri, non meno che in Italia dove il giudice amministrativo a tutti i livelli si affatica a cercare di regolare il più possibile in modo puntuale questa tematica. Cercheremo, quindi, di analizzare le varie problematiche, sia a livello comunitario che a livello interno, dei requisiti legittimanti tale tipo di affidamento, facendo uso della bussola della giurisprudenza succedutasi nel tempo dalla prima pronuncia, datata 1999, in cui la Corte di Giustizia affronta per la prima volta la questione. Non verranno dimenticati i vari interventi legislativi domestici in attuazione delle norme comunitarie che cercano di attuare tale indirizzo europeo cercando di portare l’istituto ad unità. Percorso, questo, che approda alle nuove direttive europee approvate nel 2014 che, a livello di recepimento in Italia è ancora in itinere, dovendo sempre essere approvato da un ramo del Parlamento il disegno di legge delega per far sì che il Governo possa emanare il decreto delegato entro la primavera prossima, sperando di arrivare ad una definitiva positivizzazione dell’istituto. Nascendo il lavoro da un interrogativo: se questo processo porta ad una vera e compiuta realizzazione?, noteremo che, durante l’indagine nel corso del lavoro non riusciremo ad avere le idee chiare su come questo modello speciale di affidamento di lavori – compresi i servizi e le forniture -, si imporrà come norma concretamente positiva, dando piuttosto al diritto vivente delle aule delle Corti il compito di fare chiarezza, non sempre riuscendoci. Cercheremo, inoltre, di dimostrare al Lettore, quanto ci si sia affannati nel corso degli ultimi tre decenni a cercare di delimitare la materia in questione, nei suoi presupposti qualificanti, anche grazie alla mole di ricorsi che hanno occupato gran parte del lavoro dei giudici amministrativi, arrivando all’attuale definitiva regolamentazione, o almeno sperabilmente di poterci arrivare.
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