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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10312018-122002


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI CICCO, SIMONA MARIA
URN
etd-10312018-122002
Titolo
Il vissuto di isolamento nella psicopatologia psicotica
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Dott. Carrara, Stefano
Parole chiave
  • isolamento
  • estraneazione
  • alienazione
  • psicosi
  • schizofrenia
Data inizio appello
26/11/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/11/2088
Riassunto
Il presente elaborato ha descritto il vissuto di isolamento delle psicosi nei suoi vari aspetti e attraverso un lavoro d’integrazione di più approcci teorici.
Inizialmente la tesi è partita dalla descrizione dei costrutti teorici che storicamente hanno accompagnato la trasformazione del concetto di psicosi e di schizofrenia. In seguito, è stato analizzato il pensiero di importanti autori dell’approccio psicodinamico, che ha individuato differenti cause alla base dello sviluppo delle psicosi, dando importanza soprattutto alle prime relazioni significative del bambino, vitali per il processo di interiorizzazione affettiva.
Nella seconda parte, la psicosi è letta attraverso la chiave teorica della psichiatria fenomenologica e della psicopatologia generale, entrambe fondamentali per l’incremento della comprensibilità dei suoi aspetti sintomatici. L’indagine delle manifestazioni psichiche della realtà psicotica ha permesso infatti di esplorare nel profondo la sintomatologia positiva e negativa, le quali, come è stato esposto, contribuiscono a spiegare il vissuto di isolamento psichico attraverso una reciproca interdipendenza. Molteplici studi hanno accertato come la psicosi schizofrenica e le altre sindromi associate siano rappresentate, sin dal principio, dalla manifestazione di una sintomatologia multipla caratterizzata, a livello interpersonale, da contrasti, disorganizzazioni ed anaffettività, che conducono ad un progressivo isolamento (Häfner et al.,1999).
In terzo luogo, si è reso necessario presentare un modello neurofisiologico delle alterazioni funzionali e strutturali delle psicosi, che ha messo in evidenza come le alterazioni del sistema nervoso centrale siano presenti già dalle prime fasi dell’esordio psicotico, e che sono associate ai sintomi positivi e negativi, in particolare per quanto riguarda l’isolamento psicotico. Tale considerazione ha permesso di cogliere la veridicità scientifica delle teorizzazioni precedentemente esaminate riguardanti i costrutti psichici dell’isolamento psicotico.
Infine, giungendo al cuore della tesi, è stato descritto il vissuto di isolamento del paziente psicotico. Il “rifugio mentale”, inteso come ritiro psichico, è stato trattato da importanti autori. L’esplorazione del ritiro psichico interiore ed il conseguente sentimento di inesistenza, ha permesso di rilevare gli aspetti più celati della condizione di alienazione mentale. Di peculiare interesse è stato l’approfondimento della perdita del “senso comune”, il quale, essendo intimamente legato all’estraneazione dal mondo, influisce nella deformazione del pensiero psicotico che consuma il rapporto con la realtà esterna. Appare quindi che l’isolamento sociale che si ritrova nello psicotico non è altro che questo isolamento psichico primario.
Concludendo, l’importanza di un lavoro d’integrazione delle varie correnti che hanno avuto a che fare con l’essere umano è stato doveroso per poter cogliere nel dettaglio e nella sua organizzazione il sentimento che accompagna la psicopatologia psicotica; quel sentimento di isolamento in cui l’edificazione di una pseudo-realtà rappresenta il solo modo per sentirsi più vicino a qualcosa, a quel qualcosa che non si può più raggiungere attraverso la realtà esterna.
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