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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10302006-112608


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Deiana, Nicoletta
URN
etd-10302006-112608
Titolo
Analisi comparativa delle fotorisposte in differenti ceppi di Halobacterium salinarum
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE BIOLOGICHE
Relatori
Relatore Lucia, Sabina
Relatore Cercignani, Giovanni
Parole chiave
  • procarioti
  • estremofili
  • biofisica
Data inizio appello
17/11/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
H. salinarum è un archeonte della lunghezza di 2-3 µm che vive in ambienti ad elevata salinità, come quello che si ritrova nelle pozze saline; in laboratorio, l’archebatterio cresce in maniera ottimale su terreni contenenti NaCl 4 M. Ha forma bastoncellare, ed è caratterizzato dalla presenza di uno o due fasci di flagelli posti all’estremità della cellula. Si muove in maniera casuale disegnando delle traiettorie abbastanza rettilinee, e spontaneamente va incontro a reversal (cioè brusche inversioni di direzione, che avvengono a seconda dei ceppi con frequenze variabili fra 1/30 e 1/10 di Hz) che gli permettono di spaziare ampiamente nell’ambiente circostante. Presenta a livello di membrana quattro pigmenti di tipo rodopsinico: l’alorodopsina (HR) e la batteriorodopsina (BR) aventi un ruolo prevalentemente metabolico, essendo delle pompe ioniche rispettivamente di ioni Clˉ e H+; le rodopsine sensoriali di tipo I e II (SR-I; SR-II), che, insieme ai trasduttori HtrI e HtrII, sono implicate nella ricezione e trasduzione ai flagelli del segnale luminoso.
Infatti, H. salinarum mostra risposte fotofobiche a diversi tipi di stimoli luminosi. Gli studi sin qui effettuati dicono che l’accensione di una luce arancione provoca una depressione della frequenza dei reversal rispetto al livello spontaneo, mentre il suo spegnimento induce un brusco aumento di questa frequenza (reversal). Al contrario, l’accensione di una luce blu-violetta su un livello di rosso-arancio provoca reversal, e il suo spegnimento ne deprime la frequenza. Una fotorisposta simile a quella ottenuta con luce blu si ottiene con l’accensione di una luce verde, ma in questo caso non si richiede illuminazione di fondo ad altre lunghezze d’onda.
I tre tipi di risposte non sono sempre osservabili a qualunque età della coltura batterica, ma mostrano variazioni con tale parametro. Noi abbiamo effettuato misure nelle diverse fasi delle colture sul mutante di Halobacterium salinarum privo di BR e HR, denominato Flx15, e su un ceppo originario dello stesso batterio, detto NRC1. Utilizzando filtri interferenziali a banda larga (FWHM = 50 nm) centrati a 400, 500, 600 e 650 nm abbiamo misurato le fotorisposte indotte da pulsi di luce di un secondo con e senza livello di sottofondo e costruito delle curve dose-effetto. I risultati sin qui ottenuti suggeriscono che la fotorisposta dei due diversi ceppi batterici è comparabile. Inoltre, nelle condizioni sperimentali attuali la risposta a 500 nm dovuta a SRII si mantiene lungo le varie fasi di coltura delle cellule. E’ presente una risposta a 400 nm anche in assenza di luce rosso-arancio di background e le curve dose-effetto ottenute alla luce blu con e senza background non mostrano sostanziali differenze tra loro.