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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10272014-180510


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BOCCA, SILVIA
URN
etd-10272014-180510
Titolo
Ruolo della pH-impedenziometria nella diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
tutor Dott. de Bortoli, Nicola
relatore Prof. Marchi, Santino
Parole chiave
  • reflusso acido
  • pirosi
  • giunzione esofago-gastrica
  • TLOSRs
Data inizio appello
02/12/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
INTRODUZIONE: Numerosi studi hanno mostrato che una maggiore estensione prossimale del reflusso sembra essere importante non solo come marker alternativo del volume di materiale refluito, ma può anche essere associata ad un’aumentata probabilità di percezione dei sintomi. L’ipersensibilità relativa dell’esofago prossimale è più evidente in pazienti con malattia da reflusso non erosiva (NERD). Recenti studi hanno dimostrato che bassi valori di impedenza basale nell’esofago distale potrebbero riflettere una compromessa integrità della mucosa e un’aumentata sensibilità all’acido.
SCOPO DELLO STUDIO: Lo scopo di questo studio è quello di confrontare i valori di impedenza basale distale e prossimale nei pazienti con NERD e in quelli con pirosi funzionale (FH).
MATERIALI E METODI: Secondo l’analisi dell’impedenza e del monitoraggio del pH (MII-pH) (dopo sospensione della terapia), sono stati selezionati pazienti con NERD (con tempo di esposizione acida, AET, patologica) e FH (con AET e numero di eventi di reflusso normali, in assenza di associazione tra sintomi e reflusso). I pazienti con FH non hanno mostrato alcun miglioramento della sintomatologia dopo terapia soppressiva acida. Per ogni paziente, sono stati valutati i valori di impedenza basale nella porzione distale (3 cm) e prossimale (17 cm) del canale, durante il riposo notturno, in tre diversi momenti: all’una, alle due e alle tre del mattino.
RISULTATI: il rapporto maschio/femmina era di 10/15 nei pazienti con NERD e di 7/18 in quelli con FH. L’età media era di 51.3±12.4 nella NERD e 49.3±9.7 nella FH. Il tempo medio di esposizione acida era più alto nella NERD (5.4±0.4) che nella FH (0.4±0.4) (p<0.05). Il gruppo dei pazienti con NERD ha registrato un numero totale di eventi di reflusso più alto (73.8±39.8) rispetto al gruppo con FH (22.8±10.4) (p<0.05). I valori di impedenza basale erano significativamente più bassi nei pazienti con NERD rispetto a quelli con FH, sia nel canale distale (1278.4±521.5 vs 3530.9±866.9) che prossimale (1801.6±606.9 vs 5172.1±987.9) (p<0.05). I valori basali distali erano significativamente più bassi di quelli basali prossimali, sia nel gruppo con NERD che in quello con FH (p<0.05). Inoltre, nel gruppo con NERD, 13/25 pazienti (52%) hanno avuto un numero di reflussi prossimali superiore a 30. Questi pazienti con NERD con reflussi prossimali aumentati hanno mostrato valori di impedenza basale più bassi (1527.9±366.2) rispetto ai pazienti con NERD con un numero più contenuto di reflussi prossimali (2093.2±533.8) (p<0.05).
CONCLUSIONI: i risultati di questo lavoro di tesi hanno dimostrato che i pazienti con NERD hanno mostrato valori di impedenza basale più bassi, sia nell’esofago distale che prossimale. Di conseguenza è possibile ipotizzare che una bassa impedenza basale potrebbe riflettere una compromissione dell’integrità della mucosa. Questi risultati potrebbero essere utili nell’indagare meglio il ruolo fisiopatologico dei reflussi prossimali.
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