ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10252018-152643


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LICCARDO, ANDREA
URN
etd-10252018-152643
Titolo
Il suffisso -n dell'energico in ebraico biblico, fenicio e ugaritico
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ORIENTALISTICA: EGITTO, VICINO E MEDIO ORIENTE
Relatori
relatore Prof. Borbone, Pier Giorgio
correlatore Prof. Mascitelli, Daniele
Parole chiave
  • ugaritico
  • semitistica
  • linguistica
  • lingue semitiche
  • indicativo
  • fenicio
  • energico
  • ebraico
  • accadico
  • yaqtulanna
Data inizio appello
12/11/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Oggetto di studio dell'elaborato è il “modo” energico in alcune lingue semitiche del ramo nord-occidentale, nello specifico in ebraico biblico, fenicio e ugaritico. La definizione “modo” è in realtà impropria, dato che la categoria di energico viene considerata tale solo in arabo classico, dalla cui grammatica deriva questo termine.
Con il termine “energico” si suole indicare una particolare terminazione -n in alcune forme verbali. L'energico è generalmente associato alle forme verbali della coniugazione a prefissi (e dell'imperativo), ma il suo utilizzo non sembra essere precluso a solo questa coniugazione: in ugaritico per esempio lo possiamo trovare con qualsiasi forma verbale, finita o infinita.
Si è a lungo dibattuto sulla sua origine, e sulla presunta relazione tra le forme di energico dell'ebraico e di altre lingue semitiche con quelle dell'energico dell'arabo, senza mai giungere ad alcuna soluzione certa. Inoltre il valore del morfema viene raramente considerato. L'elaborato nasce con l'obiettivo di porre luce su questi aspetti.
Per ogni lingua presa in esame vengono presentati gli studi sull'energico effettuati dai vari studiosi nei passati decenni (specialmente per l'ebraico) e analizzate le varie attestazioni.
Alla luce di queste attestazioni si propone un valore "attualizzante" del morfema "n" in queste lingue semitiche, simile a quello del "ci" in italiano medio, che oltre a svolgere l'originaria funzione di pronome locativo, può anche assumere valore di pronome di 3a persona, o svolgere una funzione attualizzante, ponendo un certo tipo di enfasi sul contesto, donando una particolare nota di presenza al predicato.
Allo stesso tempo questo morfema condividerebbe la medesima origine del suffisso -na delle forme del paradigma yaqtulu dell'indicativo dell'arabo, a cui vengono associate le forme della nun paragogica, e possibilmente quella del suffisso -ni del subordinativo del medio e tardo-assiro.
Il morfema sarebbe invece visibile nella sua veste di enclitico con la particella -na, il cui uso sembra proprio indicare questa valenza attualizzante.
File