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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10252017-111511


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CAPPELLI, MARTINA
URN
etd-10252017-111511
Titolo
Studio morfologico e immunoistochimico sui tumori dei plessi corioidei nel cane
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Cantile, Carlo
correlatore Dott.ssa Degl'Innocenti, Sara
Parole chiave
  • plessopapilloma
  • plessocarcinoma
  • plessi corioidei
  • NF2
  • cane
  • prealbumina
Data inizio appello
15/12/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/12/2087
Riassunto
I tumori dei plessi corioidei costituiscono circa il 10% delle neoplasie del SNC nella specie canina. La classificazione attualmente riconosciuta in medicina veterinaria comprende due sottotipi, il plessocarcinoma (CPC, più comune) ed il plessopapilloma (CPP). Nel presente studio sono stati analizzati 21 CPTs, diagnosticati in soggetti di diverse razze. Il rapporto tra maschi e femmine è risultato di circa 1,5:1. L’età media d’insorgenza riscontrata è di 7.4 anni: 7.8 anni per i CPPs e 7.4 anni per i CPCs. La sede di localizzazione preferenziale rinvenuta è il terzo ventricolo, seguita dal quarto ventricolo e talvolta da disseminazione leptomeningea. La sintomatologia osservata è stata ricondotta a tre principali sindromi neurologiche, ovvero la sindrome cerebrale, ponto-midollare e vestibolare. L’analisi morfologica ha permesso di classificare ulteriormente i CPTs in 7 CPPs (WHO grado I), 7 CPP atipici (ACPP, WHO grado II) e 7 CPCs (WHO grado III), prendendo spunto dalla classificazione attualmente utilizzata in oncologia umana. I parametri presi in considerazione a tal fine hanno incluso l’aumento della densità cellulare e del numero di mitosi, la perdita del pattern di crescita papillare, l’infiltrazione del parenchima cerebrale circostante, l’atipia nucleare, la presenza di aree necrotiche, il pleomorfismo e la pluristratificazione cellulare. Al fine di valutare l’espressione di alcuni marcatori immunoistochimici utilizzati in medicina umana, l’immunoreattività alla prealbumina e all’NF2 è stata testata sia sui CPTs che su 11 carcinomi metastatici. L’analisi immunoistochimica con prealbumina ha mostrato una reattività marcata nei CPPs, mentre tutti i carcinomi metastatici, eccetto uno, sono risultati negativi. Cinque ACPPs e 4 CPCs sono risultati positivi, 2 ACPPs e 3 CPCs negativi. Tutti i CPPs, eccetto uno, e 4 ACPPs hanno reagito positivamente all’NF2, 3 ACPP negativamente. Cinque CPCs e 5 carcinomi metastatici sono risultati positivi all’NF2, 2 CPCs e 4 carcinomi metastatici negativi. Non è stata evidenziata alcuna predisposizione di razza, mentre il genere maschile si è rivelato leggermente prevalente. La localizzazione tumorale, così come la sintomatologia e l’età del soggetto, non sono state utili al fine di discriminare le neoplasie primarie da quelle metastatiche. In conclusione, il nostro studio ha dimostrato che la classificazione proposta dalla WHO in medicina umana può essere applicata anche alla neuropatologia canina, inserendo il sottotipo II (ACPP). Sulla base del presente lavoro, la reattività alla prealbumina può essere considerata un valido aiuto nella distinzione tra CPPs e metastasi. A differenza della medicina umana, l’utilità diagnostica dell’NF2 non è stata confermata nel nostro studio.
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