Tesi etd-10242007-180509 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BONACCINI, PAMELA
URN
etd-10242007-180509
Titolo
Agoaspirato testicolare nella diagnosi di ipofertilita' nel cane
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
Relatore Prof. Romagnoli, Stefano
Relatore Prof. Vannozzi, Iacopo
Relatore Prof. Vannozzi, Iacopo
Parole chiave
- Agoaspirato
- Azoospermia
- cane
- FNA
- Infertilità
- Ipofertilità
- testicolo
Data inizio appello
16/11/2007
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
16/11/2047
Riassunto
Per ipofertilità maschile si intende generalmente una diminuita percentuale di riuscita nell’accoppiamento con una femmina normofertile. L’approccio diagnostico del cane maschio con problemi di fertilità è un argomento di notevole difficoltà per il clinico, data la molteplicità delle cause e l’eterogeneità delle risposte individuali. Il racconto anamnestico, l’esame clinico e la valutazione del seme raccolto sono spesso, nella realtà ambulatoriale, le uniche indagini effettuabili, anche in termini di tempo, disponibilità e collaborazione del proprietario, ma non possono offrire una diagnosi certa o un preciso indirizzo terapeutico, così come le indagini ormonali o ecografiche. La biopsia testicolare viene talvolta utilizzata nell’iter diagnostico di cani con persistente oligo/azoospermia, allorché precedenti metodiche non siano state sufficientemente utili, ma è una tecnica che richiede una buona manualità, una sedazione profonda del soggetto, nonché la collaborazione con laboratori di patologia per l’allestimento dei campioni, e spesso non conduce ad una diagnosi risolutiva. Una valida alternativa alla biopsia testicolare può essere rappresentata dall’agoaspirazione mediante ago sottile ( fine needle aspiration = FNA). Si tratta di una tecnica rapida, semplice, economica e di rilevante importanza diagnostica al fine di valutare le alterazioni occorse a carico della spermatogenesi. Oltre a identificare stati infiammatori o agenti infettivi, l’FNA permette al clinico di valutare la presenza delle cellule spermatiche mature e i rapporti numerici tra spermatogoni, spermatociti, spermatidi, spermatozoi e cellule del Sertoli. La tecnica è di facile esecuzione e riproducibilità in ambulatorio: il materiale aspirato viene strisciato su un vetrino portaoggetti in maniera analoga ai campioni ematici; i metodi di colorazione impiegati (May Grunwald-Giemsa o Diff Quick) sono di usati frequentemente e di facile reperimento; dato che l’aspirazione è effettuata mediante ago sottile, la tecnica risulta meno invasiva rispetto alla tradizionale biopsia, senza effetti avversi sulla spermatogenesi e avente un’attendibilità diagnostica praticamente ad essa sovrapponibile. In andrologia umana questa metodica è oggi utilizzata con successo per valutare le cause di ipofertilità, la reversibilità o meno del meccanismo patogenetico e la possibilità di intraprendere eventualmente un trattamento a base corticosteroidi che riporti la fertilità, seppur spesso in maniera transitoria, a livelli accettabili, tali da rendere il soggetto ancora capace di condurre accoppiamenti a buon fine.
File
Nome file | Dimensione |
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01frontespizio.pdf | 112.22 Kb |
02collaboraz.pdf | 58.96 Kb |
03dedica.pdf | 17.80 Kb |
04RIASSUNTO.pdf | 93.05 Kb |
07Ringraziamenti.pdf | 57.38 Kb |
2 file non consultabili su richiesta dell’autore. |