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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10232015-101222


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
VOLPI, CECILIA
URN
etd-10232015-101222
Titolo
NUOVI DERIVATI POLIFENOLICI PER IL TRATTAMENTO DI PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa La Motta, Concettina
correlatore Dott. Coviello, Vito
Parole chiave
  • imidazopiridine
  • aterosclerosi
  • nucleo piridopirimidinonico
Data inizio appello
11/11/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/11/2085
Riassunto
Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di mortalità e morbidità nei paesi industrializzati. Il maggior determinante dell’incidenza delle malattie cardiovascolari è costituito dall’aterosclerosi, patologia che interessa arterie muscolari di medio calibro (coronarie, carotidi, femorali, basilare, vertebrale) e grossi vasi (aorta, iliache) mentre colpisce raramente le arterie di piccolo calibro.(1,2)
Numerosi studi hanno definitivamente accertato che l’aterosclerosi è una patologia multifattoriale. In particolare, è stato chiaramente dimostrato che l'aumentata produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) ed una anomala attività dell’enzima ciclossigenasi COX-2 hanno un ruolo causale sia nell'innescare il processo aterosclerotico che nel far progredire la placca aterosclerotica verso la rottura.
Pertanto, l'inibizione di questo enzima, unita ad un potenziamento dei sistemi anti-ossidanti cellulari, può contribuire sia a mantenere la normale funzione endoteliale che a stabilizzare la placca aterosclerotica.
COX-2 e ROS rappresentano quindi target ottimali di intervento terapeutico per un efficace trattamento della patologia aterosclerotica.
Scopo di questa tesi di laurea sperimentale è stato quello di progettare e sintetizzare nuove molecole eterocicliche che siano capaci di inibire l’enzima COX-2 ed abbiano al contempo una spiccata funzione anti-ossidante.
Analizzando la letteratura corrente riguardante i composti polifenolici di origine naturale sono state individuate numerose molecole che possono essere una fonte di ispirazione per lo sviluppo dei composti desiderati. Tra questi, in particolare, i derivati carbociclici a nucleo indanico carafenolo B (1) e carasinine A (2) e B (3), oligomeri del resveratrolo, che la letteratura descrive come efficaci nel proteggere sia l’endotelio che il cuore da stress ossidativo ed insulto pro-infiammatorio.
Partendo dai questi, sono stati disegnati e sintetizzati nuovi derivati biciclici 6-5, di formula generale 4, caratterizzati dalla presenza del nucleo imidazopiridinico.
Il nucleo eterociclico scelto, oltre ad essere di semplice ottenimento sintetico, consente di mantenere in parte inalterato il percorso di sostituzione proprio dei composti naturali di riferimento. Infatti, l’anello può essere facilmente sostituito nelle posizioni 2 e 3 con gruppi fenilici, così da ricreare le caratteristiche strutturali dei derivati naturali. I gruppi fenilici, a loro volta, consentono l’inserzione delle funzioni ossidriliche, indispensabili per l’attività anti-ossidante ricercata. Insieme ai derivati imidazopiridinici di nuova sintesi è stato preparato in grandi quantità anche il derivato piridopirimidinonico, 5, utilizzato per uno studio sperimentale condotto in collaborazione con la Scuola Superiore S. Anna e dedicato alla messa a punto di un nuovo approccio terapeutico per il trattamento della placca aterosclerotica.
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