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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10232014-153950


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GALATI, MELANIA
Indirizzo email
melagalati@alice.it
URN
etd-10232014-153950
Titolo
La comunicazione empatica per la motivazione del gruppo: applicazione nel protocollo di lavoro del gruppo A.F.A
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Nocchi, Franco
Parole chiave
  • assiomi della comunicazione
  • comunication
  • sport
  • motivazione
  • Friesen
  • Ekman
  • piramide dei bisogni
  • Maslow
  • Watzlavick
  • motivation
  • comunicazione empatica
  • empatia e sport
  • motivatori
  • allenatori motivazionalei
  • fidelizzazione allo sport tramite la motivazione
  • comunicazione non verbale.
  • comunicazione paraverbale
  • comunicazione
  • comunicazione verbale
Data inizio appello
19/11/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elaborato svolto indaga sull’utilità delle tecniche di comunicazione come mezzo motivazionale in ambito sportivo con sperimentazione su di un gruppo di lavoro A.F.A. Partendo da nozioni teoriche dei vari studiosi del campo, quali Watzlavick, Ekman per quanto riguarda la pragmatica e teoria della comunicazione verbale e non-verbale e le basi della motivazione secondo la Piramide di Maslow si è cercato di dimostrate quanto possa influire l’instaurarsi di una comunicazione empatica tra trainer e soggetti allenanti ai fini della motivazione e quindi fidelizzazione del gruppo di lavoro alla disciplina stessa e quanto questo processo possa portare ad esiti positivi per il continuo dell’ attività iniziata. L’elaborato si articola dall’analisi iniziale del gruppo da un punto di vista teorico, in quanto base per tutte le discipline sportive, per poi passare alla trattazione delle varie teorie e studi in merito alla comunicazione e alla motivazione per poi applicare il tutto all’ambito sportivo in generale e all’A.F.A. in particolare. Sono stati presi due gruppi e messi a confronto. Lo stesso trainer proponeva ai gruppi gli stessi esercizi predisposti dal protocollo A.F.A secondo le direttive u.s.l , l’unica diversità era data dal modo di porsi dell’istruttore, da un punto di vista comportamentale e uso di parole motivanti e positive o all’utilizzo di una stimolazione tramite comunicazione non-verbale anziché verbale o tramite l’uso di “stratagemmi “ in maniera tale da proporre l’allenamento in modo più dinamico, positivo, coinvolgente. Il risultato è stato positivo nel secondo gruppo, quello all’interno del quale si utilizzava tecniche di comunicazione e motivazione gruppale che hanno portato alla fidelizzazione dei soggetti e abbassato la percentuale di abbandono dell’attività e reazioni di tipo positivo dal punto di vista emotivo nei soggetti che facenti parte di un gruppo particolare di atleti che necessitano sia dell’attività come mezzo di salute “fisica” ma anche “psicologica”.
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