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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10222019-203535


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
MALONI, ANNA
URN
etd-10222019-203535
Titolo
La narrazione di sé attraverso la scrittura: un percorso di formazione.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA
Relatori
relatore Prof.ssa Galanti, Maria Antonella
correlatore Prof.ssa Fantozzi, Donatella
Parole chiave
  • scrittura di sé
  • percorso di formazione
  • diario
  • cura di sé
  • autobiografia
  • analisi interiore
  • setting analitico
Data inizio appello
18/11/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/11/2089
Riassunto
Ripercorrendo la storia della parola fin dalle prime manifestazioni prealfabetiche, si comprende quanto essa, assieme ad altri segni, nata come mezzo di comunicazione, sia ben presto diventata espressione di sentimenti quali paura e dolore: dialogando con se stessi per ricercare un senso delle cose nasce la consapevolezza dell’individualità, che unendosi in seguito alla scrittura, dà luogo alle prime forme di memoria scritta.
La scrittura infatti, originatasi in primis per esigenze burocratico-amministrative o religiose, diventa lo strumento attraverso il quale la memoria individuale prende la forma del racconto personale, memorabile e trasmissibile, per donare sostegno e conforto a se stessi e agli altri.
Col tempo la scrittura di sé si identifica con la volontà di prendersi in cura, rivisitando il passato, il proprio percorso di vita, rileggendolo alla luce del presente e orientandolo verso il futuro. Rievocando gli episodi, quotidiani e straordinari, le emozioni e le sofferenze, si ricuciono gli strappi, si ricompongono i frammenti di una vita, se ne comprende il senso.
In questo atto di conoscenza e riprogettazione, preceduto da una riflessione introspettiva, attraverso quel monologo interiore con se stessi da cui scaturirà l’elaborato, compiuto il più delle volte in solitudine in un luogo riparato dalle intrusioni altrui, a volte invece agito con il sostegno di un consulente o un terapeuta, si riprende possesso di se stessi, ma subendo una trasformazione. Si assiste infatti alla creazione di un menage à trois, in cui l’autore (l’io narrante) racconta di un personaggio che altri non è che se stesso (l’io narrato); nell’atto di rileggere ciò che ha scrittosi si identifica nel lettore, destinatario del racconto, ma non sarà più lo stesso di prima: operando dei ricordi una ristrutturazione, darà forma ad una nuova figure e ad altre figure in divenire.
Occorre sottolineare però che il ruolo chiave dell’autobiografia è quello che ha assunto negli ultimi anni: strumento di ricerca, personale e sociale, adottato nell’indagine psicologica, sociologica, storica ed anche, e soprattutto, pedagogica. Il soggetto non è più monade, ma in relazione, in modo complesso e conflittuale, con se stesso e con ciò che lo circonda:
In questo contesto la narrazione diventa mezzo per conoscersi e mezzo di indagine per le pratiche di ordine scientifico, un’indagine che ha come traguardo il raggiungimento, mai esaustivo, della propria identità: un’identità nuova, frutto della mediazione continua tra l’io passato e quello presente.
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