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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10222018-182219


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BLANCO, PIETRO
URN
etd-10222018-182219
Titolo
Il rapporto Banca-Confidi: evoluzione normativa e prospettive di sviluppo
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, BORSA E ASSICURAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Cappiello, Antonella
Parole chiave
  • Confidi
  • Legge Confidi
  • piccole e medie imprese
Data inizio appello
10/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2088
Riassunto
Obiettivo di questo lavoro è quello di descrivere il ruolo dei Confidi nel sistema economico italiano e l’evoluzione dello stesso alla luce delle ultime riforme in materia.
Dopo una breve introduzione sul rischio di credito a cui sono soggette le banche nella loro attività di lending al sistema delle imprese, nel primo capitolo è stato fatto un excursus sulle principali normative che hanno caratterizzato il comparto dei Confidi partendo dalla legge Confidi del 2003, vero e proprio caposaldo di una normativa molto lacunosa fino ad allora. Successivamente, il lavoro si sofferma sulla riforma del titolo V del TUB con l’introduzione del nuovo albo ex art.106 TUB per i Confidi c.d. maggiori e dell’albo ex. art 112 TUB per i c.d. Confidi minori.
Il secondo capitolo della trattazione riguarda invece il rapporto banca-Confidi, soffermandosi in particolare modo sulla struttura delle convenzioni pre e post Basilea 2 ed analizzando nello specifico la garanzia “Basilea 2 compliant” e le diverse forme di mitigazione del rischio. Tra le forme di mitigazione di rischio, si è ritenuto opportuno approfondire in particolare modo lo strumento pubblico offerto dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI e l’evoluzione normativa dello stesso soprattutto alla luce delle ultime riforme che lo hanno riguardato.
Infine, tenendo presente la congiuntura negativa che sta attraversando il nostro sistema economico, sono state fatte delle ricerche sulla situazione attuale del comparto dei Confidi e su come questi particolari intermediari hanno reagito alle numerose difficoltà incontrate negli ultimi anni; l’analisi si sofferma in particolare modo su due casi pratici riguardanti entrambi Confidi piemontesi, testimoni di una crisi che continua a produrre i propri effetti nel settore. Alla luce delle criticità emerse dall’analisi, sono state proposte delle metodologie alternative di business tali da permettere ai Confidi di riacquisire le quote di mercato perse negli ultimi anni.
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