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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10222018-092312


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GIOVANI, ILARIA
URN
etd-10222018-092312
Titolo
Attività del Crataegus sp. nel trattamento dell’insufficienza cardiaca: meccanismi d’azione ed evidenze cliniche
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
Parole chiave
  • insufficienza cardiaca
  • Crategus sp.
Data inizio appello
07/11/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro di questa tesi è stato svolto sulla base di un'osservazione critica della letteratura più recente relativa agli studi preclinici e clinici sulla sicurezza e sull'efficacia dell'estratto WS 1442 del Crataegus (biancospino), prendendo come riferimento una review pubblicata nel 2017 da Christian J. F. Holubarsch, Wilson S. Colucci e Jaan Eha.
Verrà introdotta la patologia dell'insufficienza cardiaca articolata nelle sue classificazioni, dati epidemiologici, eziologia, comorbidità, fisiopatologia e terapia farmacologica in uso.
Successivamente sarà presentata una breve panoramica sulla fitoterapia impiegata nell'insufficienza cardiaca, trattando brevemente piante già note ed ampiamente studiate per le loro proprietà cardioattive e protettive sul cuore: digitale, strofanto, scilla, adonide e mughetto.
La sezione principale della tesi, è volta a fornire un quadro completo dei più recenti studi clinici riguardo il profilo di sicurezza e l'efficacia clinica dell'estratto WS 1442 di Crataegus nel trattamento dell'insufficienza cardiaca dal grado I al grado III della classificazione della New York Heart Association.
Sono trattati inoltre il meccanismo d'azione, la farmacodinamica e la farmacocinetica delle procianidine oligomeriche (OPC), i principali componenti attivi del biancospino.
Lo scopo di questa tesi è una valutazione del rischio-beneficio della pianta e dei suoi principali meccanismi di azione, approfondendo le sue applicazioni non soltanto in merito alle patologie cardiovascolari per le quali è stata utilizzata fino ad oggi (ipertensione arteriosa, stati di ipereccitabilità con aritmie e nevrosi cardiache, dispnea e sostegno cardiovascolare), ma anche nell'applicazione più specifica come adiuvante per l'insufficienza cardiaca, specie negli stadi iniziali della patologia, in aggiunta alla terapia farmacologica di base.
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