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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10202016-112752


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
DE MARCO, VALERIA SHIRIN MALIHE
URN
etd-10202016-112752
Titolo
Innovazioni terapeutiche nella terapia del cancro del seno: i recettori mTOR e le proteine CDK.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Breschi, Maria Cristina
Parole chiave
  • CDK
  • terapie innovative
  • mTOR
  • cancro al seno
  • cancro
Data inizio appello
09/11/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nella popolazione femminile il tumore al seno rappresenta il 29% di tutti i tumori diagnosticati, l’incidenza è la più elevata. Il tumore al seno si sviluppa a partire da cellule della mammella con conseguente crescita incontrollata e trasformazione in cellule maligne. La terapia consiste in una terapia locale (radioterapia, chirurgia), e sistemica cioè l’utilizzo di farmaci per via orale o parenterale. Nonostante i buoni risultati della terapia classica, sono numerosi i casi di pazienti che manifestano resistenza a questo tipo di trattamento, sia all’inizio della terapia che dopo una esposizione a farmaci. Sono stati quindi studiati nuovi meccanismi molecolari da utilizzare come bersagli terapeutici. Una nuova classe di farmaci è rappresentata dagli inibitori mTOR, proteina serina treonina chinasi intracellulare, che agiscono attraverso la via di trasduzione PI3K/AKT essenziali nella regolazione di processi di crescita, proliferazione e sopravvivenza. Questi farmaci quali Everolimus, Sirolimus, Temsirolimus agiscono anche in associazione ad altri farmaci inibitori dell’aromatasi soprattutto per i tumori ormoni-dipendenti. I risultati della sperimentazione preclinica e clinica dimostrano che tali farmaci sono attivi in condizioni di resistenza ad altre terapie e trovano quindi applicazione delle neoplasie recidivanti come terza e/o quarta linea. Recentemente è stata identificata una nuova classe di farmaci: gli inibitori delle proteine CDK “proteine ciclina chinasi dipendente” quali il Ribociclib e Palbociclib che potrebbero costituire una ulteriore risorsa per i casi clinici più complessi sui quali gli inibitori mTOR hanno fallito. La sperimentazione clinica di questi farmaci di nuova generazione è iniziata da poco e quindi una valutazione più precisa potrà essere fatta quando saranno disponibili i primi risultati di efficacia ma anche quelli relativi alla tollerabilità e alla possibile incidenza di effetti avversi.
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