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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10202016-103333


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
OSTUNI, ANDREA
URN
etd-10202016-103333
Titolo
La cellulosa italiana. Promozione privata e intervento statale attraverso le iniziative della famiglia Pomilio. 1917-1963
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Prof. Falco, Giancarlo
Parole chiave
  • Iri
  • Industria pubblica
  • Cellulosa
  • Autarchia
  • Pomilio
Data inizio appello
07/11/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Con il primo conflitto bellico l’industria della soda elettrolitica sarà potenziata con lo scopo di disporre di cloro, un sottoprodotto utile alla fabbricazione degli aggressivi chimici utilizzati in guerra. All’indomani del conflitto la sovrapproduzione di cloro creerà alcuni problemi di riconversione delle industrie, che dovranno impegnarsi nella produzione di cloro derivati. Una di esse, l’Elettrochimica Pomilio di Napoli, si occuperà di sperimentare un metodo per l’estrazione della cellulosa da piante annuali mediante l’attacco con cloro e soda. Il processo a prima vista aveva notevoli vantaggi, poiché presentava favorevoli risvolti autarchici (l’Italia era all’epoca un’importatrice netta di cellulosa) e avrebbe assorbito un sottoprodotto difficile da smaltire, ma allo stesso tempo poneva delle difficoltà tecnico-organizzative per la raccolta delle materie prime. Se in un primo tempo il metodo non avrà il successo e la diffusione sperata, a partire dalla metà degli anni ’30, successivamente all’acquisizione da parte dell’Istituto per la ricostruzione industriale della fabbrica partenopea e del varo della politica autarchica, esso avrà una certa rilevanza e porterà ad altre realizzazioni industriali localizzate nel Mezzogiorno d’Italia. Il progetto varato dall’Iri ed imposto forzosamente alle Cartiere Burgo, basato in maniera non esclusiva sul metodo al cloro ma improntato decisamente all’utilizzo di materie prime nazionali, non riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati dal piano autarchico, ma determinerà comunque un netto incremento della produzione di cellulosa ed un aumento della manodopera del settore.
Le nuove posizioni dell’Iri in questo settore saranno retrocesse ai privati dopo il periodo di avviamento, tranne la Cellulosa d’Italia di Chieti Scalo, ora completamente nelle sue disponibilità. Nel dopoguerra le fabbricazioni al cloro sembrarono un’eredità scomoda per l’industria pubblica, ma successivamente poterono inserirsi favorevolmente nel mercato, suggerendo un allargamento degli impianti.
Nel presente elaborato, che non si propone l’obiettivo di essere una storia aziendale in senso stretto, si è tenuta particolare attenzione alle vicende, nazionali ed internazionali, della famiglia Pomilio, i cui membri figurano tra gli inventori e tra i massimi propugnatori del metodo di estrazione della cellulosa tramite il cloro.
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