• Diez. B Sant. 66
• Mano B
• "Conlectiones Vocum"
• "De Musica"

Il manoscritto Diez. B Sant. 66, "eine Handschrift, uber die man ein Buch schreiben konnte", secondo la fortunata definizione di Traube, è un codice miscellaneo di 363 pagine (1 + 181 fogli) composto alla fine dell'VIII secolo ("terminus post quem" 796). Il codice, come riconosciuto da Bischoff nel fondamentale fac-simile pubblicato nel 1973, è stato vergato da due copisti: il primo, caratterizzato da uno "austrasischen Stil", ha riportato nel codice principalmente trattati grammaticali (Donato e commenti), il secondo, italiano di educazione e provenienza, materiale grammaticale, poetico e metrico. Mediante lo studio di alcuni testi, in particolare di frammenti grammaticali contenuti nel fascicolo 112/113-126/127, due trattati metrici e una sezione "De Musica" dalle "Etymologiae" di Isidoro, è stata delineata meglio la figura del copista italiano, probabile ordinatore e raccoglitore del materiale raccolto nel Diez. B Sant. 66.