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• trattati

In questa ricerca prenderò in esame la trattatistica italiana a partire dalle origini fino alla prima età moderna, dividendola in tre parti. Mentre infatti gli autori quattrocenteschi, a cui è dedicata la prima parte, non sono tecnicamente dissimili dai loro contemporanei europei, a partire dai primissimi anni del XVI secolo si realizza una brusca e netta frattura con la scherma precedente. Questo è tanto più insolito se si considera che la transizione da un tipo di scherma a un'altra è generalmente lenta e graduale, senza che sia possibile identificare uno Schwerpunkt vero e proprio fra le due. Nella seconda parte della tesi si parlerà dunque di quei pochi autori “di transizione” fra la scherma medievale e quella cinquecentesca (o “rinascimentale” come è ormai invalso l’uso di chiamarla), che nel corso del secolo si diffonderà nel resto d’Europa e cui è dedicata la terza e ultima parte. Il limite cronologico di tale ricerca sarà dunque costituito dall’anno 1600, ma dal momento che risulta ostico tracciare una linea netta fra i trattati del tardo XVI secolo e quelli del primo XVII, farò occasionalmente riferimento a questi ultimi.