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Per molto tempo gli studiosi hanno tentato di fornire una risposta al quesito sul perché il sito di Cnosso, sebbene abbia rappresentato nel Tardo Minoico IB uno dei principali centri di Creta, risulti, al tempo stesso, piuttosto povero in termini di quantità e qualità del vasellame pertinente a questa fase. Nessuna delle supposte spiegazioni sembra giustificare pienamente la quasi assenza di ritrovamenti significativi, soprattutto all'interno del Palazzo. Attraverso, quindi, uno studio approfondito dei materiali dipinti del Tardo Minoico IB, provenienti sia dall'edificio palaziale che dalle abitazioni dell'insediamento, si è cercato, innanzitutto, di capire la loro funzione rivestita nel momento finale dell'Età Neopalaziale e il rapporto che doveva legarli al Palazzo. A tale scopo è stato necessario compiere un'analisi una preliminare degli stili pittorici, dei motivi decorativi e delle forme maggiormente diffusi nel Tardo Minoico IB a Creta; è stata tracciata una linea evolutiva della produzione ceramica del sito in questa fase e sono stati di seguito definiti i limiti dell'insediamento di Cnosso in Età Neopalaziale.
Sulla base dei dati ottenuti si ritiene possibile che nel Tardo Minoico IB sia stato effettuato il trasferimento dal Palazzo nelle strutture periferiche, considerate più sicure, degli oggetti identificati come il simbolo del potere che oramai in pericolo a causa dei disturbi conseguenti forse l'afflusso a Creta di genti provenienti dal Continente.