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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10182018-105808


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ILARDI, MARTA
URN
etd-10182018-105808
Titolo
L'ignoranza come causa di declino politico e morale nelle Leggi di Platone
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Centrone, Bruno
Parole chiave
  • Misura
  • Metrion
  • Leggi
  • Ignoranza
  • Amathia
  • Agnoia
  • Platone
Data inizio appello
12/11/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obiettivo del presente lavoro è di mostrare, in primo luogo, come Platone non abbia mai abbandonato, in nessuna delle sue opere, l’idea che l’ignoranza, oltre a essere involontaria, abbia un ruolo fondamentale all’interno del processo di declino, tanto politico quanto morale, della polis e dell’individuo come agente. Un’analisi testuale e attenta dell’opera Leggi è tesa a mostrare proprio questo: l’ignoranza è, a tutti gli effetti, causa di declino. Essa può essere dovuta sia a fattori “tecnici” che a fattori “morali”: ignoranza di ciò che è bene e ciò che è male, ignoranza riguardo l’anima, ignoranza riguardo gli dei, ignoranza come pretesa di sapere quando in realtà non si sa nulla.
Una volta dimostrato ciò, l’analisi si rivolge ai fattori positivi, dunque alle “soluzioni” proposte da Platone, miranti soprattutto alla prevenzione del rischio di declino. Nell’ottica del presente lavoro, tale “soluzione” è fornita dal criterio della giusta misura; criterio che risulta essere fondamento dell’intera costituzione politica e morale della polis: esso è, infatti,alla base della legislazione, del programma educativo, della teologia. Tutti questi elementi hanno di mira lo stesso obiettivo: assicurare che i cittadini siano in grado di vivere una vita virtuosa, così da prevenire quei rischi che possono effettivamente causare la distruzione della città.
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