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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10182017-212040


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MARCHI, LIVIO
URN
etd-10182017-212040
Titolo
La violenza nazifascista sui civili. Ricerche, soluzioni interpretative e comparazioni.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Prof. Baldissara, Luca
Parole chiave
  • stragi
  • civili
Data inizio appello
06/11/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nella prima parte proverò a sviluppare una breve rassegna delle opere più significative pubblicate sull'argomento dei massacri sui civili eseguite dalle truppe dell'Asse durante la Seconda guerra mondiale, dando conto delle diverse linee interpretative che gli autori hanno seguito studiando i meccanismi del terrore messi in atto lungo la penisola italiana (modalità di attuazione dei massacri, obiettivi, risultati). La rassegna comprenderà anche alcuni lavori nei quali, come vedremo, si percepisce la tendenza a conferire un alto valore storico alla memoria delle stragi che le popolazioni colpite dai gravi lutti hanno nel tempo elaborato.
Il secondo capitolo invece sarà dedicato al racconto dei più gravi episodi stragisti avvenuti in Italia, oltre alla descrizione delle unità nazifasciste che più di altre si macchiarono dei crimini contro i civili.
Poiché è opinione di molti studiosi che la violenza scatenata in Italia dai soldati tedeschi abbia avuto origine dalle precedenti esperienze sul fronte orientale, nella terza sezione effettuerò una comparazione dei diversi teatri di guerra al fine di individuare differenze e analogie tra l’uccisione nelle steppe russe di più di dodici milioni di civili e le stragi avvenute in Italia. Di molte azioni efferate, tuttavia, si resero responsabili anche i soldati del Regio Esercito, sia nei confronti dei popoli delle colonie africane, sia di quelli delle regioni balcaniche soggette all’occupazione militare. Nello stesso capitolo quindi vedremo se è possibile ravvisare delle similitudini nei comportamenti delittuosi dei due eserciti dell’Asse, consapevoli che una risposta affermativa potrebbe configurarsi subdolamente come una sorta di dantesca “legge del contrappasso” subita dai cittadini italiani.
L’ultimo capitolo infine tratterà della natura della violenza, della regolamentazione della guerra attraverso la firma delle convenzioni internazionali, degli eccessi della «guerra totale», nonchè dei processi che portarono all’erosione del principio di intangibilità dei civili disarmati.
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