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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10172017-161148


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERRUGI, NICOLO'
URN
etd-10172017-161148
Titolo
Munitio tractanda semper in otio est. Il sistema difensivo del regno Ostrogoto d'Italia
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Cantini, Federico
Parole chiave
  • Ostrogoti
  • fortificazioni
  • Teoderico
  • regno ostrogoto d’Italia
Data inizio appello
06/11/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/11/2087
Riassunto
Il regno ostrogoto d’Italia è di gran lunga la compagine statale barbarica in cui il peso dell’eredità romana fu più evidente, vuoi perché occupò il vecchio cuore dell’Impero Romano vuoi perché fu fondato ed a lungo guidato da un sovrano (Teoderico) cresciuto ed educato nella Nuova Roma, Costantinopoli. Sotto il buon governo dell’Amalo e (anche se in minor misura) sotto quello dei suoi successori, l’Italia conobbe un prolungato periodo di pace durato più di quarant’anni che non si vedeva ormai da molto tempo. La tranquillità interna permise una certa ripresa economica ed una politica di grandeur che portò Teoderico a dominare su buona parte del vecchio Occidente romano. La base imprescindibile di questi successi fu la realizzazione di un solido sistema difensivo volto a garantire la sicurezza dei suoi sudditi sia Goti che Romani, sicurezza che fu sempre una delle principali preoccupazioni del sovrano. Nel mio elaborato ho cercato di ricostruire la struttura ed il funzionamento di questo sistema, avvalendomi sia dei dati trasmessi delle fonti scritte che di quelli ottenuti dalle fonti materiali. In special modo le indagini archeologiche condotte nell’area alpina permettono di delineare un quadro abbastanza definito, in cui risalta il riutilizzo di strutture ed apprestamenti realizzati già durante i decenni precedenti, accompagnato dal rafforzamento di quei settori che si erano dimostrati maggiormente vulnerabili. D'altronde, Teoderico era forse l'uomo migliore per riconoscere i punti deboli della penisola, grazie alla sua grande esperienza bellica, alla rapidità ed all'efficacia con cui egli stesso ne aveva guidato l’invasione.
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