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Il lavoro intende indagare i cambiamenti sociali avvenuti a Bientina in seguito all’applicazione della riforma delle Comunità di Pietro Leopoldo, analizzando gli anni della dominazione lorenese e il periodo napoleonico. La precedente struttura della comunità era basata su una complessa ed efficiente gestione comune da parte degli abitanti originari del luogo del lago palustre limitrofo al borgo, stato poi bonificato. Le nascenti teorie economiche liberistiche della seconda metà del Settecento ebbero la capacità di scardinare l’organizzazione comunitaria delle risorse palustri introducendo il libero commercio delle merci e la proprietà fondiaria nella pianura bientinese. Attraverso un’indagine microstorica effettuata sulle fonti d’archivio e in particolar modo sui carteggi tra le autorità locali, quelle periferiche e quelle centrali, di Bientina, Vicopisano, Pisa e Firenze, sono state analizzate la graduale privatizzazione delle terre palustri, le trasformazioni sociali e le tensioni che il processo di ammodernamento della comunità portò con sé. L’arco cronologico analizzato va dal 1776 al 1814.