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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10152015-160009


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAPPAI, ROBERTO
URN
etd-10152015-160009
Titolo
Artgame. Il videogame come medium artistico.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Lischi, Alessandra
Parole chiave
  • artgame
  • Game Art
  • videogame
  • videoarte
  • nuovi media
  • Arte contemporanea
Data inizio appello
09/11/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
In seguito a un dibattito durato poco più di un decennio, il videogame è ormai riconosciuto come uno dei più potenti media artistici attualmente disponibili ed è stato protagonista di numerose mostre nei più prestigiosi musei del mondo, tra i quali il MoMA di New York.
Molti studiosi, nel tempo, hanno approfondito il rapporto tra cinema e videogame, giungendo a interessanti conclusioni che tuttavia valgono solo per un certo tipo di videogioco, quasi sempre mainstream.
Esiste tuttavia un panorama di sviluppatori indipendenti che utilizzano il medium per creare prodotti videoludici artisticamente validi che, anche per la loro resistenza alle categorie e agli strumenti posseduti dallo storico e dal critico d'arte, rimangono perlopiù argomento per qualche articolo pubblicato su riviste specializzate.
In seguito a una breve introduzione storica, ho riportato i momenti più salienti del dibattito che ha visto schierati da una parte gli studiosi di nuovi media sostenitori delle potenzialità artistiche del videogame (Henry Jenkins, Aaron Smuts, Felan Parker e altri), e dall'altra i critici cinematografici appartenenti alla vecchia guardia che hanno posto l'accento sulla superiorità comunicativa del cinema (in particolare Roger Ebert).
Prima di procedere con l'analisi di numerose opere d'arte videoludica da punti di vista inusuali o del tutto originali, ho ritenuto necessario definire la categoria degli artgame, già abbozzata nel corso del dibattito sui videogame come forma d'arte ma ancora fortemente indefinita e priva di confini netti. In seguito, ho elaborato una collocazione degli artgame nel panorama artistico contemporaneo, accostandoli alla videoarte e rifiutando generi creati ad hoc come quello della Game Art teorizzata da Matteo Bittanti che, comunque, ho tenuto in considerazione come spunto per le mie riflessioni.
Come anticipato poco sopra, l'ultimo capitolo del mio elaborato è dedicato all'analisi delle opere. Vista la penuria di saggi dedicati all'argomento non è stato facile orientarmi nell'universo degli artgame e dei videogame indipendenti, e dunque ho indirizzato la mia scelta verso opere che presentano soluzioni originali o che veicolano messaggi o significati profondi, dividendole per argomento.
Non potendo seguire alcuna linea guida, non ho utilizzato uno schema fisso ma ho adattato la mia analisi a seconda dei casi, tralasciando volutamente gli aspetti tecnici.
Ho dedicato particolare attenzione alle opere e alle riflessioni dei maggiori rappresentanti del movimento artistico indipendente, come i Tale of Tales, Jason Rorher o la Molleindustria, senza però tralasciare artisti meno noti che ho ritenuto comunque particolarmente interessanti.
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