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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10142019-201843


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TIZIAN, GRETA
URN
etd-10142019-201843
Titolo
Crime and Detective Fiction al femminile: componenti di genere e tratti gotici nell’opera di Agatha Christie, Dorothy L. Sayers e P. D. James
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Prof.ssa Giovannelli, Laura
Parole chiave
  • romanzo giallo
  • P. D. James
  • narrativa gotica
  • lord Peter Wimsey
  • investigazione
  • Hercule Poirot
  • Dorothy L. Sayers
  • crime fiction
  • country house murder
  • Agatha Christie
  • Adam Dalgliesh
  • romanzo poliziesco
Data inizio appello
18/11/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi si propone di offrire, in primis, un quadro generale sulla genealogia e sugli elementi che definiscono la Crime and Detective Fiction, dimostrando quanto e come si tratti di una categoria di opere assai complesse e variegate; in esse, infatti, confluirono diverse correnti e tradizioni letterarie precedenti, quali, ad esempio, le biografie criminali settecentesche, il romanzo realistico, ma pure il genere fantastico e quello gotico. Successivamente lo studio analizza come il poliziesco novecentesco abbia avuto un forte impatto sulla decisa, seppur graduale, evoluzione dei canoni e della struttura del detective novel, soprattutto grazie all’opera di tre grandi scrittrici.
L’analisi più specifica, infatti, si concentra su tre romanzi: Dead Man’s Folly di Agatha Christie, Clouds of Witness di Dorothy Sayers e The Black Tower di P. D. James, mostrando come queste opere, insieme a molte altre della loro produzione, riescano a coniugare perfettamente la materia del genere con rimandi ed elementi legati al gothic novel sette-ottocentesco.
I primi due testi sono stati scritti nel primo Novecento, periodo considerato da tutti i critici come la Golden Age della Detective Fiction, e corrispondono alla struttura di un tipico puzzle-game mystery, benché sia Christie sia Sayers abbiano apportato modifiche e innovazioni. Questa tipologia di poliziesco manteneva sempre alcune convenzioni, stabilite in modo da fornire una sorta di sfida al lettore, che poteva cercare di risolvere il mistero attraverso gli indizi lasciati dall’autore all’interno della trama, ritrovandosi, così, virtualmente nei panni di un “secondo detective”; allo stesso tempo questo tipo di opere non ammetteva grandi sorprese o stravolgimenti sul finale.
Nonostante, secondo il canone, Dead Man’s Folly segua la struttura di un puzzle mystery, Christie esce dagli schemi e riesce comunque a “ingannare” il pubblico attraverso la tecnica del “least likely suspect” come colpevole. Inoltre, il romanzo, grazie ai suoi riferimenti alla letteratura gotica e sensazionalista, riesce ad affrontare tematiche e argomenti che vanno ben al di là di quelle trattate in precedenza dal semplice giallo, come gli studi psicoanalitici sulla “feminine otherness” e la trattazione della malvagità umana.
Clouds Of Witness si presenta come uno dei romanzi più peculiari della produzione di Sayers. Qui, infatti, la scrittrice ha cercato di indagare problematiche legate all’erosione dei limiti e dei confini della psiche umana. Seguendo il suo detective durante l’indagine, nella narrazione grande spazio è dato all’introspezione psicologica e, nuovamente, alla psicoanalisi connessa ad eventi traumatici, in particolare alle teorie freudiane sul rimosso e sul perturbante.
Infine, The Black Tower mostra un distacco dalle due opere precedenti, sia in termini diacronici, sia nei toni utilizzati. Nonostante l’impianto a cui la scrittrice si ispira sia quello del Golden Age Mystery, allo stesso tempo, esso contiene delle sfumature nuove, che lo avvicinano, difatti, al genere del moderno thriller. Il protagonista si ritrova insieme ad affrontare le vicende del caso e a dover “esorcizzare” le atmosfere cupe e inquietanti in cui si ritrova. Affrontando temi attuali, James tratta l’elemento del male cercando di offrire al pubblico un dibattito sulla mancanza di valori morali nella società moderna.
Un altro filo conduttore che si è voluto seguire tra le tre opere è quello legato alla “quest” del detective, figura che, attraverso la detection e la risoluzione dei casi, riporta virtualmente l’ordine e la tranquillità in una situazione “macchiata” e sconvolta da un atto omicida, permettendo, quindi, agli altri personaggi della vicenda (e al lettore stesso) di accantonare le tensioni e la paura accumulate.
In questo lavoro, si è dunque evidenziato come, facendo leva sulle tracce di un’eredità letteraria gotica, la narrazione di queste tre scrittrici sia riuscita ad esaminare temi complessi e moderni, quali il senso di ansia legato alla violenza o i problemi legati alle eredità, alle trasgressioni e alla psiche, sviluppando, così, un tipo di attenzione che apre anche discussioni di tipo filosofico, psicologico e teologico, come quelle sulla valenza del male.
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