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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10142013-161141


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CALIO', ANGELA
URN
etd-10142013-161141
Titolo
Pisa. Le chiese scomparse nel terziere di San Francesco.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Nuti, Lucia
Parole chiave
  • compagnie religiose
  • oratori
  • chiese scomparse
  • chiese soppresse
Data inizio appello
04/11/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Passeggiando per Pisa ancora oggi ci si stupisce della quantità delle chiese esistenti nel centro storico. In realtà esse non costituiscono che una piccola parte degli edifici religiosi che costellavano la città medievale e moderna, il cui sviluppo urbanistico si dimostrò fortemente condizionato dalla fitta concentrazione in aree ristrette di chiese ed oratori, e inevitabilmente mutato in seguito al loro diradamento.
Il presente studio si collega alla ricerca svolta da Chiara Zucchellini nella tesi di laurea intitolata Pisa. Le chiese scomparse nel terziere di Chinzica, che delinea la storia di otto chiese parrocchiali, esistenti nel Seicento, ma oggi scomparse, situate nella porzione meridionale della città. Le chiese studiate nella presente ricerca si trovavano invece nel settore cittadino a nord dell'Arno e in particolare nella porzione collocata ad est delle mura altomedievali, comprendente l'intero terziere di San Francesco e parte di quello di Santa Maria. La scelta degli edifici religiosi non è dunque motivata, come per il caso di Chinzica, dal ruolo di parrocchiale svolto, ma semplicemente dalla loro posizione nell'area citata. Si tratta di otto chiese non più esistenti, ma contenute nella Descrizione delle chiese, monasteri e oratori della città di Pisa intra moenia, manoscritto redatto dal canonico Paolo Tronci alla metà del XVII secolo: San Lorenzo alla Rivolta, San Simone al Parlascio, San Iacopo in Mercato, San Barnaba, San Luca Evangelista, San Francesco Compagnia, San Girolamo e Santa Elisabetta. L'obiettivo è ripercorrere la loro storia a partire dalla metà del Seicento fino alla soppressione e demolizione o accorpamento in edifici successivi, sottolineandone il legame con lo sviluppo urbanistico della zona. Tutte le chiese prese in esame scomparvero tra la fine XVIII e l'inizio del XIX secolo, in linea con le politiche di soppressione adottate proprio in questo periodo storico.
Non esiste uno studio esauriente su queste chiese e la bibliografia a riguardo è limitata al solo periodo medievale e spesso esclusivamente alla loro fondazione. Di alcune si hanno notizie accessorie derivanti dai grossi sventramenti ottocenteschi subiti dall'area esaminata, di altre rimangono in loco emergenze inconfutabili della loro presenza, in altri casi testimoniata dai toponimi oramai radicati nel tempo, ma che appaiono oggi privi di un riferimento plausibile agli occhi del passante: dietro molte vie e piazze dedicate a un Santo si nasconde spesso l'esistenza di un edificio religioso ad esso dedicato, ma ormai scomparso.
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