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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10132016-160924


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SQUEGLIA, GIANDOMENICO
URN
etd-10132016-160924
Titolo
Giordano Bruno:LA METAFORA DELLA VISIONE
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof.ssa Bassi, Simonetta
Parole chiave
  • Bruno
  • metafora
  • visione
Data inizio appello
07/11/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro si propone di esplorare il ruolo della “visione” nel pensiero di Giordano Bruno ed
in particolare prendendo come riferimento alcune delle sue opere italiane, tra cui Candelaio,De
Causa,Cena delle ceneri ed Eroici Furori.
Il percorso suggerito si chiede in primo luogo che cosa vede Bruno,sia come filosofo della natura,
sia in quanto uomo del suo tempo in rapporto all'episteme rinascimentale teorizzata da Michel
Foucault nel libro Le parole e le cose.
Penetrando in profondità nell'universo di Bruno la domanda verte su che cosa nel pensiero
dell'autore possiamo considerare evidente alla vista per poter comprendere meglio così il nesso che
la lega alla conoscenza.
In conformità con il pensiero di Bruno si scorge il rapporto tra la sua visione e la ricerca di unità
che lo spinge a proseguire il suo percorso verso la conoscenza della verità ed in particolare con
l'unità dei contrari, vero e proprio culmine della nolana filosofia.
Analizzando le peculiarità della commedia il Candelaio si osserva come la teatralità del testo
esprima al meglio la soggettività dell'autore, il suo punto di vista, confrontando lo stile dell'opera
con i dialoghi in volgare che Bruno scriverà successivamente,interrogandoci sullo sguardo che il
filosofo getta sulla commedia umana ed evidenziando un collegamento tra questa sua opera prima
in volgare e l'ultima ovvero De gli Eroici Furori.
Attraverso il percorso eroico che la figura del furioso compie trovandosi al cospetto della dea
Diana la domanda che ispira questo lavoro si complica sempre di più:”Che cosa vede Giordano
Bruno?”
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