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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10112018-095446


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BIAGINI, FABRIZIO ANTONIO SILVIO
URN
etd-10112018-095446
Titolo
Indagine sulla diffusione di Escherichia coli patogeni nelle volpi (Vulpes vulpes)
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Dott.ssa Ebani, Valentina Virginia
correlatore Dott. Bertelloni, Fabrizio
controrelatore Prof. Poli, Alessandro
Parole chiave
  • eae
  • fauna selvatica
  • volpi
  • patotipi
  • Escherichia coli
  • hlyA
  • stx1
  • stx2
Data inizio appello
26/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2088
Riassunto
Negli ultimi decenni, con l’aumento delle conoscenze in ambito infettivo, l’attenzione degli studiosi nei confronti del ciclo vitale dei patogeni in ambiente selvatico è significativamente aumentata, dato che una maggior comprensione delle dinamiche relative al mantenimento in natura dei patogeni può apportare migliorie nei piani di controllo relativi all’insorgenza di zoonosi che prendono origine dalla fauna selvatica. Per colmare parzialmente la carenza che si registra nella letteratura scientifica che tratta dell’epidemiologia relativa agli Escherichia coli patogeni nelle volpi, abbiamo ricercato all’interno di campioni fecali (n=109) di volpe i geni stx1, stx2, eaeA e hlyA, associati, rispettivamente, alla produzione di tossina di Shiga di tipo 1 e tipo 2, intimina e alfa-emolisina. Trentuno animali sono risultati positivi ad almeno uno dei geni esaminati, pertanto la prevalenza globale osservata è risultata considerevolmente elevata (28.4%). Il gene più frequentemente riscontrato è stato eaeA, con ventuno (19.2%) esemplari risultati positivi alla PCR. Tra questi ventuno esemplari, diciotto (16.5%) appartengono potenzialmente al patotipo EPEC e tre (2.75%) al patotipo EHEC. La prevalenza globale dei geni stx (stx1, 5.5%; stx2, 3.6%) è risultata del 9.1% (10/109). Inoltre, dieci volpi (9.1%) sono risultate positive al gene hlyA e, tra queste, tre (2.75%) potrebbero appartenere ai ceppi NTEC o UPEC, dato che sono risultate positive solo al gene hlyA. In conclusione, le volpi sembrano rivestire un ruolo importante nel mantenimento in natura degli E. coli patogeni all’interno della fauna selvatica negli ambienti boschivi dell’Italia centrale.
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