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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10092011-193309


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SUSHCHA, OLGA
URN
etd-10092011-193309
Titolo
Distribuzione geografica di polimorfismi genetici associati con disturbi metabolici.
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
relatore Prof. Barale, Roberto
relatore Dott.ssa Fiore, Lisa
Parole chiave
  • sistema HLA
  • gene LCT
  • gene VDR
  • estrazione del DNA da tampone buccale
  • real time PCR.
Data inizio appello
27/10/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/10/2051
Riassunto
Riassunto della tesi.

Ciascuno di noi ha un differente corredo genetico e di conseguenza capacità differenti di affrontare le sfide poste dall’ambiente estero. In ambito nutrizionale, più specificamente, una ridotta attività di determinate proteine chiave oggi identificate, comporta una compromissione del normale metabolismo ed assorbimento dei nutrienti. Oggi grazie a moderni ed affidabili test genetici si può con certezza determinare la predisposizione individuale, cosi da proporre adeguate integrazioni alimentari e ridurre in modo decisivo il rischio di patologie correlate.
Scopo della tesi: lo scopo della presente tesi è quello di analizzare l’espressione del sistema HLA e la presenza dei polimorfismi di seguito descritti, all’interno di un campione significativo di soggetti correlando quindi i risultati ottenuti alla loro distribuzione geografica.
Materiali e metodi: estrazione del DNA genomico dal campione biologico (tampone buccale), genotipizzazione e studio del sistema HLA tramite Real time PCR.
Intolleranza al lattosio: è una condizione in cui il consumo di latte e latticini provoca una reazione non allergica che si manifesta con disturbi gastrointestinali come gonfiore, dolore crampi forme e saltuaria diarrea. La responsabilità è da attribuirsi alla mancanza o alla riduzione dell’enzima lattasi (lactase-phlorizin hydrolase) presente sulla superficie degli enterociti. L’enzima è codificato dal gene LCT mappato sul cromosoma 2. Individui che presentano la variante genotipica CC del polimorfismo -13910C/T possono presentare i segni clinici dell’intolleranza al lattosio. (Minerva Gastroenterol Dietol. 2010, Ghini C. et al).
Celiachia: o enteropatia da glutine, è un’intolleranza permanente al glutine contenuto nella farina di grano, orzo, farro, segale e avena. In alcuni individui predisposti, l’introduzione di glutine con la dieta causa danni a livello del tratto intestinale, dove avviene l’assorbimento degli alimenti. La presenza di componente genetica nella malattia celiaca è stata dimostrata dal coinvolgimento dei gene del sistema HLA nella suscettibilità verso malattia. I loci HLA sono parte del complesso maggiore d’istocompatibilita di classe II (MHC II) mappato sul cromosoma 6, il sistema del complesso è estremamente polimorfico. La malattia celiaca si associa frequentemente alla presenza di specifici geni del sistema HLA, codificanti gli eterodimeri DQ2 e DQ8, identificabile tramite alleli DQA1*0501/DQB1*0201 o DQA1*0501/DQB1*0202 e DQB1*0302 rispettivamente. (Cell Mol Immunol. 2011, Volta U, et al.).
Vitamina D regola il bilancio di calcio nell'organismo incrementandone il livello ematico attraverso un aumento dell'assorbimento intestinale. La maggior quantità di calcio disponibile è immagazzinata nel tessuto osseo. La vitamina D viene attivata metabolicamente tramite idrossilazioni sequenziali in sede epatica e renale producendo la 1,25-diidrossivitamina D3 (1,25(OH)2D3), un ligando ormonale steroideo che si lega con elevata affinità al recettore nucleare della vitamina D (VDR) nei tessuti bersaglio dove agisce come mediatore o “trasduttore di segnale” per reprimere o indurre l’espressione dei geni controllati dalla vitamina D. Esistono più varianti polimorfiche comuni del gene VDR tra cui: il polimorfismo Fok1 che è rappresentato da una sostituzione nucleotidica (T-C) nell’esone 2 della regione 5’a livello del codone d’inizio della traduzione, il polimorfismo BsmI che consiste in una sostituzione nucleotidica (A-G) localizzata nell’introne 8 e il polimorfismo TaqI che è una variazione nucleotidica (352T-C), localizzata nell’esone 9. La combinazione di tali polimorfismi si può associare a una perdita di BMD (bone mineral density) annua, ad un preposizione ad un basso livello di massa ossea, ad un ridotto assorbimento di calcio a livello intestinale e ad una scarsa mineralizzazione ossea. (31/07/2010 Report dal Convegno GIBIS 2010, Genome Res. 24/08/10).
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