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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10092006-143906


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Mucci, Nicola
URN
etd-10092006-143906
Titolo
Patologia ovarica in chirurgia pediatrica
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Spinelli, Claudio
Parole chiave
  • endometriosi
  • neoplasie
  • ginecologia pediatrica
  • ovaio
  • cisti
  • epidemiologia
  • tumori
  • chirurgia pediatrica
Data inizio appello
24/10/2006
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/10/2046
Riassunto
La patologia dell’ovaio, così come la patologia pelvica in genere, non è frequente in età pediatrica tuttavia essa richiede un’accurata valutazione ed un appropriato management diagnostico, medico e chirurgico al fine di prevenire il verificarsi di esiti negativi (subfertilità, formazione di aderenze, dolore pelvico cronico) nelle fasi successive della vita.
Le patologie ovariche in età pediatrica, eterogenee e con molteplici eziologie, possono essere distinte in non neoplastiche e neoplastiche. Le prime (46%) sono classicamente rappresentate dalle cisti, oltre che dall’endometriosi e da fenomeni flogistici; tre le seconde si annoverano le neoplasie benigne e a basso potenziale di malignità (40%) e quelle maligne (14%).
I potenziali precursori di processi patologici cistici sono sia il follicolo ooforo vescicoloso che il corpo luteo, a causa della mancata apertura della parete e del conseguente accumulo del liquido in essi contenuto.
Le neoplasie traggono origine da una delle tre linee cellulari coinvolte nella formazione dell’ovaio (cellule germinali, cellule mesenchimali, epitelio celomatico di superficie); la letteratura mostra tuttavia che nella grande maggioranza dei casi (dal 58% all’83%, a seconda degli studi) esse derivano dalle cellule germinali. Al contrario, nell’età adulta le neoplasie epiteliali rappresentano la maggior parte dei tumori ovarici.
Considerata anche la loro rarità non esiste un ampio consenso per il management di masse ovariche in età pediatrica. Per le cisti “semplici” con diametro inferiore a 5 cm l’atteggiamento consiste in un follow-up mediante monitoraggio ecografico; il trattamento chirurgico è invece indicato per le cisti con diametro superiore a 5 cm o “complicate” (emorragie, torsione) e per le neoplasie, sia benigne che maligne. La chirurgia può essere ablativa per neoplasie maligne e benigne, per necrosi da torsione e, più raramente, per lesioni infiammatorie mentre conservativa, a scopo funzionale, per l’asportazione di neoformazioni cistiche.
La chirurgia dell’ovaio può essere condotta per via laparotomica (open) o per via laparoscopica ed è di agevole esecuzione per la particolare mobilità dell’organo e per la comoda identificazione delle sue connessioni vascolari.
Scopo del presente studio è l’analisi e la discussione di vari aspetti e parametri estrapolati dall’osservazione di una casistica di pazienti seguite presso la Cattedra di Chirurgia Pediatrica e Infantile dell’Università di Pisa. In considerazione dei più recenti studi in merito è stata dedicata, laddove possibile, un’attenzione particolare alla valutazione di eventuali complicanze post-operatorie. È stato inoltre evidenziato il fondamentale utilizzo di analisi strumentali nella diagnosi, in particolare l’ecografia, e sono state discusse e comparate le varie tecniche chirurgiche utilizzate.
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