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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10072016-085026


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
SEGATORI, GIOVANNI
URN
etd-10072016-085026
Titolo
Analisi dei traumi cranici lievi in terapia anticoagulante orale nel DEA dell'AOUP
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Santini, Massimo
Parole chiave
  • nao
  • tao
  • terapia anticoagulante
  • trauma cranico lieve
Data inizio appello
25/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La premessa è che la terapia anticoagulante orale(TAO) con Antagonisti della Vitamina K (VKA) e con Anticoagulanti Orali Diretti (AOD) sembra aumentare il rischio di complicanze emorragiche associate al trauma cranico (TBI). Non è ancora chiaro quale sia il percorso diagnostico-terapeutico ottimale nei pazienti in TAO vittime di TBI senza complicanze acute(senza sanguinamento acuto né clinica neurologica acuta).
Obbiettivo della nostra indagine è la valutazione della prevalenza e dell’incidenza delle emorragie intracraniche (ICH) acute ma soprattutto tardive (entro i 3 mesi dal trauma) conseguenti a TBI lieve (MTBI,GCS 13-15) nei pazienti con TAO in corso;inoltre un altro obbiettivo è la valutazione dell’efficacia e della sicurezza di un protocollo di gestione in Pronto Soccorso(PS).
Nel nostro periodo di studio (12 mesi,gennaio-dicembre 2015) sono stati presi in esame 129 pazienti facenti TAO con VKA e AOD. Di questi 103 pazienti presentavano le caratteristiche di inclusione nello studio (1° TC cranio all’accesso in PS negativa per lesione acuta emorragica,e follow-up successivo alla dimissione tramite intervista telefonica). All’arrivo in PS venivano sottoposti a TC cranio senza mezzo di contrasto (TCsmc) e,se questa risultava negativa,inclusi nello studio. Al momento della dimissione veniva consegnato modulo informativo sul comportamento da seguire in caso di TBI,e veniva deciso se far sospendere o meno la terapia anticoagulante Os al paziente(sostituendo quella in atto o con un altro anticoagulante orale oppure con un anticoagulante Ev). Infine,a distanza di almeno 30gg,venivano contattati telefonicamente e interrogati circa la eventuale comparsa di complicanze post-traumatiche tardive.
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