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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10072014-123001


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MARCONI, VENUSIA
URN
etd-10072014-123001
Titolo
Larkin: la poetica del compromesso
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE
Relatori
relatore Prof. Ciompi, Fausto
Parole chiave
  • illusione
  • nichilismo
  • anti-eroi
  • morte
  • nostalgia
  • desiderio di oblio
  • degradazione del corpo
  • Movement
  • misoginia
  • socialità
Data inizio appello
03/11/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Non è difficile capire perché Larkin possa essere considerato il poeta del compromesso, senza per questo rivelarsi contraddittorio o incapace di avere un pensiero e uno stile coerenti. Egli descrive senza mezzi termini il processo dell’esistenza umana per cui sopravvivere richiede una diversificazione del sé, come se occorra frammentarsi per restare unito. E questo avviene, come dicevamo nell’introduzione, su più livelli.
L’idea di dover accettare questo compromesso è insita anche nel modo di scrivere di Larkin. Le sue poesie hanno spesso una base stilistica classica, pur trattando argomenti sin troppo contemporanei come, il fastidioso caos dovuto all’industrialismo, la desolazione dei malati e le oscenità del sesso, il tutto descritto con immagini estremamente liriche accanto a vocaboli scurrili e indecorosi. Tuttavia nulla risulta disordinato, confuso. Quella di Larkin è una poesia alla portata di tutti (abbiamo già detto come egli detestasse un certo tipo di poesia che implicasse conoscenze pregresse per poter essere compresa), in definitiva, una poesia dell’uomo per l’uomo. Ogni essere umano è obbligato a sottostare alle leggi del compromesso, ma solo una mente come quella di Philip Larkin è riuscita a descriverlo, a mostrarlo con perfetta chiarezza in una produzione poetica di alta qualità e di altrettanto alta leggibilità.
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